
Un allenatore fortunato….
- Settembre 14, 2011
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Arrivò da Miami alla vigilia del match d’esordio contro il Siena. Attilio Tesser non lo conosceva se non per sentito dire. Lo tenne sveglio fino oltre la mezzanotte raccontandogli di tutti gli esoneri precedenti. Chiuse la serata dicendogli che il giorno dopo si sarebbe verificato se era un allenatore fortunato. E’ la leggenda che accompagna l’incredibile storia dell’esonero più veloce di Massimo Cellino. Il più veloce se si tiene conto della conoscenza diretta. Solo poche ore per comminare un esonero, figlio di tante storie. Si diceva che non avesse polso. Si racconta che avesse detto che non era suo compito fare il bambinaio per controllare i giocatori. Si diceva e si racconta perchè l’unica verità è che il Presidente del Cagliari era tornato dall’ America “perchè gli occhi e le orecchie del re” gli avevano raccontato che nella satrapia italiana tutto era allo sbando. Aveva lasciato la presidenza. Aveva dato virtuale carta bianca. Aveva posto il vero sul riscatto di Ficcadenti e Ballardini. Tesser era di fatto una scelta di Nicola Salerno e il tecnico veneto aveva dimostrato di avere idee e capacità di gestione. Partito Zola, lui, Tesser prima di tutti sussurrava che Cossu poteva essere il suo erede. Non voleva che si sollevasse la voce per non far pesare la cosa al Cagliaritano. Aveva vinto in precampionato. Si era ritrovato Fabian Carini in porta. Lavorava bene ma non è stato un allenatore fortunato perchè all’esordio a Siena perse giocando bene. Perse per una papera di Carini e per un gol annullato ai rossoblu dimostrato regolare. Perse e fu esonerato, ma non perchè perse, semplicemente perchè Massimo Cellino doveva dimostrare l’utilità deol suo ritorno. Doveva rimettere le cose a posto e ci impiegò un pò. Arrigoni fu cacciato dai tifosi. Ballardini non vinse mai. Sonetti ci riportò lontano dalle brutte acque. Attilio Tesser è però un tecnico che lavora bene e il suo NOvara ne è la dimostrazione. Vorrà dimostrarlo anche a Cagliari se non fosse che Cellino, da allora non sbagliò più così tanto. Ci sarà il Cagliari davanti. Il Cagliari di Ficcadenti. Quel che poteva essere prima del Cagliari di Tesser.
giuseppe
dopo tutti questi anni tra alti e bassi… penso che l’uomo fortunato, malgrado la sua testardaggine, sia proprio quell’essere chiamato PRESIDENTE CELLINO!!!
In bocca al lupo a… NOI !!!
simone
cellino ha tante lacune, ma da un lato si deve dire, che porta avanti una delle poche squadre,con un budget finanziario in positivo e arriva nonostante tutto a tenere la squadra nella massima serie; quindi se ci pensiamo bene , non abbiamo tanto da lamentarci, scopre dei giovani talenti e li rivende ; il cagliari e una squadra giovane con buone aspettative vediamo cosa faranno quest’anno!! io resto positivo poi vedremo!
Rocco
Tendenzialmente corretto ciò che affermi, non foss’altro che, ormai, mantenere una squadra in A, campionato mediocre, e che si può sostenere con costi simili ad una buona B, è diventato piuttosto semplice.
Ma io non voglio e non devo ragionare da aziendalista, voglio farlo da tifoso, e da tifoso posso tranquillamente affermare che mi sono abbastanza stufato di vincere lo scudetto del bilancio, e galleggiare quindi nella mediocrità generale identificata da una salvezza tranquilla.
E i sogni dove li mettiamo? Il tanto decantato salto di qualità quando e in che modo lo faremo? Continuando a pagare stipendi da lega PRO?
Il salto di qualità lo si fa, in primis, aggiungendo ad una rosa ben strutturata come la nostra, giocatori di qualità.
Le scommesse sono ben accette, se il telaio è di buona fattura.
La storia recente del Cagliari però insegna che l’unico obbiettivo del presidente Cellino è quello di ricavare il più possibile da una gestione oculata, ma solo ed esclusivamente per il suo benessere.
E se le cose non dovessero andar bene, ricordate che le colpe il Padrone le farebbe ricadere sull’ultima ruota del carro: i tifosi.
Eliosurf
Rocco un intervento che nulla ha a che vedere con quanto diceva Vittorio .
Boh!
Comunque il monte ingaggi del Cagliari e’ di 20 milioni, non certo da lega pro.
Rocco
Il tuo commento mi lascia totalmente indifferente, magari se leggevi chi ha scritto prima di me avresti notato che la mia era una risposta a ciò che è stato postato, e non un commento a ciò che ha scritto Vittorio.
Ma ti capisco, perché l’istinto, a volte, gioca brutti scherzi.
Per quanto riguarda gli stipendi da lega PRO, era semplicemente una metafora spinta all’eccesso (ma non chiedo che tutti la possano capire), per far notare che se vuoi realmente, e non a parole per far felici le allodole, fare il salto di qualità, devi prendere giocatori di qualità, che diano qualcosa di certo, perché dell’incerto ne abbiamo abbastanza.
Questo tipo di giocatore va pagato e meglio rispetto ad un onesto mestierante.
Ma se siete felici di questa dimensione… contenti voi.
AndreaP.
Non è capitato a Cagliari nel momento giusto..eravamo nella fase in cui il presidente si era smarrito e faceva qua e là in quel di Miami..per me è un allenatore molto preparato dove ha trovato il suo equilibrio nella realtà di Novara..con dirigenti oculati che amano programmare e nonostante le difficoltà lasciano lavorare.
Sinceramente ho paura per Sabato spero di ricredermi (tanto se le cose vanno male è colpa del 17 vero presidente? 🙂 ———–
Enrico
scusa vittorio, ma io ho sempre pensato che cellino, la scelta di mandar via tesser la prese nel momento in cui arrigoni si liberò dal toro, poi magari se non avessimo perso col siena magari sarebbe stata solo rimandata…
P.S.: su youtube non c’è ancora la sintesi di domenica col tuo commento, mannaggia!!!