[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=8uLmbt-MhFg[/youtube] Non mi sono arrabbiato tanto al rigore fantasma trasformato da Trotta perché, come tutto il pubblico dello Scida non avevo visto un’azione da rigore (che non c’era). Mi sono arrabbiato alla demenziale espulsione di Pisacane che non  avevo certo bisogno di rivedere per definirla una cosa demente. Non ho potuto fare a meno di pensare ad una vendetta, tanto era assurda la decisione. Vendetta perché ci si è ribellati al sistema. Poi qualcuno mi ha fatto presente anche della posizione del Cagliari anti Tavecchio. Ma forse né l’una, né l’altra è la ragione, visto che Tagliavento e Damato non erano per niente d’amore e d’accordo (nell’intervallo le voci dell’animata discussione sarebbero state colte anche da altri). Anche gli arbitri concorrono tra loro e tentano di imporre il proprio ego e il doppio arbitro era già stato un collaudo fallimentare perché l’uno tentava di offuscare l’altro. Di sicuro, Crotone-Cagliari non ha avuto un esito sportivo certo. Il condizionamento ha determinato la distruzione del confronto tecnico e tattico. Il gol annullato al Crotone è sembrata una vera e propria compensazione ma a partita compromessa. Compensazione perché ci sono effettivamente due giocatori aldilà della linea al colpo di testa di Ceccherini, ma dire che sono influente mi pare un pretesto, solo un pretesto, per annullare il gol. Non ha motivo di piangere Zenga perché non si può sapere se il suo Crotone sarebbe stato in grado di reggere il confronto undici contro undici. Non c’è la certezza che si sarebbe arrivati allo stesso modo al novantesimo se non ci fosse stata in particolare l’espulsione di PIsacane. Ridicoli quindi anche gli speculatori tra i quali si distingue Massimo Mauro. Calabrese, impegnato in politica, ha sfruttato l’occasione per lanciare il vittimismo del Crotone e per tentare di conquistarsi simpatie da dirottare, non è escluso, in consensi elettorali a favore dei candidati del suo partito. Alle spalle di Sky che lo pagherebbe come opinionista imparziale, ma anche i direttori del network sembrano non avere il controllo della situazione lasciano che si faccia razzia di immagine. Rimane la sensazione di un calcio che ha preso una pericolosa prua. Speriamo che qualche valido timoniere capisca in punto. Altrimenti stavolta si affonda.