
Tutto più chiaro
- Settembre 2, 2011
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Suazo e Branchini forse solo un pretesto. La filosofia del mercato la vera ragione di un conflitto. Ad operazioni concluse si capisce meglio dove Massimo Cellino voleva ribadire di essere il presidente. Nelle scelte e nelle prospettive. La rifondazione ce l’aveva nella mente ma con le dovute paure, Cambiare si doveva e cambiare si dovrà. La riflessione è stata lunga e ha portato alla scelta di un cambio graduale, senza correre pericolosi rischi. Nasce così il Cagliari di oggi che non è certo quello che si aspettava Donadoni che parlava di “certezze”. Le certezze erano giocatori già in Italia, costosi, legati a procuratori sanguisuga che non intendono mollare un soldo, anzi. Ed ecco perchè il mercato estero è diventato di moda. Due squadre. Quella del passato dalla quale partire. Una base che dà certezze. Un altra internazionale dalla quale pescare i ricambi integrandoli nel gruppo, senza traumi per i risultati e per gli stessi protagonisti. Un progetto che ha uno stile e una coerenza. Si potrà anche non condividerlo ma non è campato in aria. E a confrontare la rosa dell’anno scorso a quella attuale è difficile dire se è peggiore. Perchè il valore dei nuovi arrivi è tutto da verificare. E a scommettere contro si potrebbe anche perdere. Chi dice che non ci siano i prossimi beniamini rossoblu. Le perplessità maggiori riguardano l’attacco. Thiago Ribeiro e El Kabir avranno il compito di farci ricredere. A meno che non ci pensi Larrivey. E allora sembrerebbe proprio un miracolo
gigi atzeni
E si,Vittorio….concordo anche io con la tua analisi sull’operato di CELLINO…si potrà non condividere sempre il suo operato…..da i fatti parlano a suo favore.In oltre 20 anni di presidenza,pur con alti e bassi ha saputo dare un volto pulito al Cagliari calcio,sempre in attivo.Naturalmente ora i nuovi sono degli illustri sconosciuti….ma vedremo….nel tempo chi effettivamente sono e cosa varranno.Ti saluto,non prima di farti gli auguri x la nuova stagione che sta x iniziare,buon lavoro….e come sempre sii sempre te stesso….senza peli sulla lingua…..ciao.
mario
Un esempio su tutti…..Donadoni x sostituire Lazzari chiedeva Bogliacino. (31 anni)..Cellino trattava Eriksson..(22 anni)…..Infatti ci credevano in pochi quando l’ultimo giorno di mercato girava la voce del trentenne Donati accostato come possibbile alternativa a Parolo…..fosse arrivato Capuano ….sono sicuro che con un offerta stile Matri anche Astori ci avrebbe salutato….Chiudo dicendo che il mercato fatto è tutto in prospettiva futura….ma King David Suazo meritava più rispetto…vero PRESIDENTE !!!!
Giulio Farina
..a conferma di quanto sia giusto quello che dici sta il fatto che tra tutti i nuovi arrivati vedo pochissimi titolari, forse solo uno (chi affiancherà Nenè), gli altri si dovranno sudare la maglia titolare, convincendo con i fatti l’allenatore e perchè no, anche il presidente massimo…
Gigi
Concordo in toto quanto scritto da Vittorio…E’ palese anzitutto dove stia andando a parare Cellino…Io personalmente, sono ottimista su questo progetto che in reatà non è iniziato questanno…Prima tutti invidiano l’Udinese, per i giocatori sconosciuti che riescono a prendere e valorizzare, poi c’è chi rimane perplesso se la stessa cosa la facciamo noi…Sento parlare di scommesse…ma siamo sicuri si tratti di scommesse? La squadra è 10/11 la stessa dell’anno scorso, è chiaro come la società conti molto su Nenè…La difesa è rimasta la stessa, anche nella riserve, tranne il cambio Biasi/Gozzi…Il centrocampo non è stato stravolto, rimasto inalterato, così da permettere non troppe responsabilità da subito ai nuovi arrivati..con Ekdal che, in caso di necessità, da garanzie assolutamente adeguate, avendo alle spalle 2 anni di serie A da titolare, pur essendo giovanissimo e a buoni livelli…L’attacco, come dicono tutti, è il reparto più misterioso…ma Ribeiro ha ottime credenziali, Ibarbo sarà utilissimo nei momenti in cui si decida di passare ad un 433 che stanno collaudando (avendolo visto personalmente durante le amichevoli)…
Ultimo aspetto, che nessuno considera, e che dimostra che siamo di fronte ad un progetto iniziato anni fa e che darà i suoi frutti…i diversi giovani che la società sta mandando in giro nelle serie inferiori, diveri in B: da Sau a Cocco, a Vigorito a Ragatzu…un pò troppo per una società improvvisata e basata sui colpi di fortuna del presidente, o sbaglio?? Di certo, anni fa tutto ciò mancava…per non parlare dell’ottimo lavoro dietro le quinte di Matteoli….
Tutto rose e fiori? No. E’ imputabile la gestione dei casi Marchetti in primis, Suazo, ma soprattutto Donadoni (il cui allontamento è a oggi più chiaro in seguito al mercato appena concluso) e Biondini. Questultimo deve essere assolutamente recuperato nella testa e nelle motivazioni, una pedina davvero troppo importante per vedercelo soffiato via a Gennaio….
AndreaP.
Ciao Vittorio la tua analisi non fà una grinza..la squadra è la stessa dell’anno scorso abbiamo una panchina più lunga..non mi spiego come in questo progetto non c’è spazio per i ragazzi che arrivano dalla primavera..?? il campionato ci svelerà tutto….già oggi con il Partizan vedremo che squadra avrà il Mister..
AndreaP.
Scusa Vittorio sai se la partita di stasera e trasmessa da qualche emittente?
Angelo
In più aggiungerei che la crisi ha cambiato il mercato e il livello del nostro campionato. Ormai si vede che i soldi nn ci sono più, basti guardare il mercato che hanno fatto Inter, Palermo, Milan, Fiorentina…solo Napoli e Roma hanno speso qualche soldo. Quindi diventando un campionato dal livello mediocre, Cellino astutamente ha pensato di puntare su giocatori da scoprire e da reinvestire in un futuro…insomma stile Udinese. Forse avrà ragione.
Il Mascetti
A me non fa impazzire un mercato dove quando si cambia si portano tutti stranieri con nessuna ( o pochissima) esperienza nel nostro campionato. Pur essendo diventato un campioanto minore a livello europeo, tatticamente grazie all’ ottusità della mentalità imperante, rimaniamo un campionato molto ostico per cui anche giocatori di talento hanno un impatto molto duro .
Però capisco perchè Cellino l’ abbia fatto :
1) i giocatori italiani o del campionato italiano hanno quotazioni molto alte rispetto al loro reale valore. Quando sento sparare dagli 8 ai 10 mln per Parolo ( giocatore interessante che mi piace sia chiaro) mi vien da ridere. E Cellino che coglione non è fa bene a guardarsi intorno.
2) nonostante gli sforzi a livello societario i nostri ragazzi della primavera nn hanno gli “skills” giusti per poter far parte di società di serie A.
Oggettivamente in tanti anni abbiamo tirato fuori un fuoriclasse come Cossu , che tra l’ altro abbiamo rischiato di bruciare, un buon giocatore come Pisano e due mestieranti come Pisanu e Carrus.
Ci sarebbero Maresca e Liverani ma se non ricordo male ( almeno il secondo) sono lasciti della vecchia presidenza.
Gli altri possono giusto fare un’esperienza che fra qualche anno gli permetterà di dire ai nipoti : sono stato nelle giovanili del Cagliari.
p.s. nutro però buone speranze per Burrai
christian
Analisi chiara giusta precisa come tuo solito. Oramai il calciomercato italiano sta assomigliando sempre più al mercato immobiliare: nessuno ha tanti soldi per comprare, eppure i prezzi delle case sono sempre inflazionati. 🙂 Cellino ,pur con modi spesso dispotici e teatrali , non regala soldi per chi non ne vale abbastanza… e tentare la sorte per tentare la sorte, preferisce pagare meno e per un’età anagrafica più giovane…ed attualmente ciò si può fare solo all’estero.Ieri ho potuto vedere il Cagliari contro il Partizan…conferme da Naingolan e biondini che mi sembrano già in palla. Buona prova di Nenè ed Ariaudo. Cossu ed Agostini ancora imballati. I nuovi? El Kabir si impegna e manifesta molta irruenza. Attacca ogni pallone e da sempre fastidio al difensore. Non mi convince però come tecnica e come concretezza. Ibarbo non pervenuto. Ekdal preciso e scolastico, verosimilmente un buon rinforzo. Sampaio non pervenuto. Sicuramente il giocatore che mi ha impressionato felicemente è Ribeiro: veloce, con buon controllo di palla, dribbling e facilità di tiro. ha dimostrato anche buona personalità retrocedendo a cercare il pallone, suggerendo il passaggio e dando una mano ai centrocampisti nel far salire l’azione. Secondo me ci farà divertire…
il Mascetti
Ribeiro è un grande, altrochè
Ilva03
…..ricordo un tuo articolo scritto subtito dopo la “porcata” fatta al Mister Donadoni ed al grande David :((( erano pari pari le sensazioni che provavo e in maniera piu’ mite provo … il resto sono le solite scommesse e bizze di un presidente rockettaro……………FORZA CAGLIARI….SOLO CAGLIARI