
TRIESTE, ADDIO?
- Agosto 26, 2013
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27 giorni di lavoro intenso per riportare il Cagliari in Sardegna. Il Nereo Rocco di Trieste ieri si spera abbia ospitato l’ultima partita interna del Cagliari. Vinta meritatamente con il bel gioco, malgrado qualche pericolosa sbavatura. Squadra capace di divertire e a volte deliziare. Tanti giocatori che partecipano alla manovra e che vanno a concludere, Geometrie e tocchi di prima quasi a memoria. Invenzioni atte a valorizzare non solo le capacità dei singoli ma anche il gioco d’insieme. Il calcio si può vedere anche in tv, ma allo stadio è un altro sport. Non solo per il clima ma anche per i movimenti senza palla, per lo schieramento, per le distanze. Questo Cagliari merita di essere visto dai suoi tifosi. I tifosi meritano di vedere il Cagliari dal vivo. Due trasferte vere, Milan e Fiorentina, intervallate da un riposo in campionato e poi la Sampdoria. Una scadenza diventata ossessiva. Firmata la convenzione, avute le chiavi, sono stati avviati i lavori. Cellino promette che ce la farà. “Ho costruito in due mesi Is Arenas, vuole che non riesca a rimettere a posto il Sant’Elia in un mese?”. Operazione che significa risparmiare. Tra mancati incassi e spese di trasferta ogni gara a Trieste non costa meno di 250.000 euro. Ogni partita che si evita a Trieste può essere investita per rimettere in sesto il vecchio stadio cagliaritano. Sarà ancora una matrioska ma si tenterà di nascondere quanto c’è dietro. Il modello Is Arenas sarà trapiantato al Sant’Elia. Ci saranno i formaggini a chiudere gli spazi. Ci saranno dei teloni pubblicitari a nascondere le vecchie tribune. Si pensa ad una doppia main stand, due tribune una di fronte all’altra sul modello montato a Quartu. Il Cagliari vuole risplendere insieme ai suoi tifosi. La vittoria sull’Atalanta è a sua volta un investimento. Se poi si riuscisse a portare via punti dagli ostici campi di Milan e Fiorentina, la fame crescerebbe ancora. E il pancino è stanco di rimanere vuoto.
Antonio De Renzis
Buongiorno Vittorio.
Questa squadra è veramente seria calcisticamente. Mi spiego. Ha ormai delle certezze tattiche consolidate (difesa a 4, centrocampo a rombo con Conti vertice basso e Cossu o Ekdal o Naingo vertice alto, 2 punte), ma soprattutto ha una sicurezza ed una consapevolezza nei propri mezzi che non si vedevano da anni. E’ un ottimo mix tra giovani (Murru, Cabrera, Ibarbo, Ekdal) e veterani (Conti, Cossu, Pisano, Pinilla). Il gruppo appare affiatato, solido, in grado di superare anche i passaggi a vuoto che in un campionato lungo e snervante sono naturali. Spiace un pò l’addio di Marroccu, che della cementificazione di questo gruppo è stato uno degli artefici principali. Ma Salerno è un vecchio lupo di mare, quindi una garanzia. Che dire poi del Presidente? Al di là delle male lingue di chi lo detesta a priori, appare poco, non ama le prime pagine, ma è presente nei momenti che contano, come ieri a Trieste. Checchè se ne possa pensare, è lui la vera, insostituibile risorsa del Cagliari. Ora manca “solo” una cosa: lo stadio per giocare le partite davvero in casa. E non è cosa da poco. La salvezza, con una squadra così, non può essere minimamente messa in dubbio. Se potremo giocare in casa, chissà, magari altri traguardi……..
dani
Questa squadra ha fatto quasi 50 punti l’anno scorso senza stadio, figuriamoci se lo avesse, e ancor di più se lo avesse nuovo… Che rammarico, chissà cosa potremmo vedere. Ma chissà pure che quando ci sarà lo stadio nuovo non ne costruiremo una altrettanto grande, con cui andare a vincere un nuovo scudetto, che la Sardegna meriterebbe davvero.
dani
Il Cagliari è davvero forte, unica incognita è vedere con quale delle due maglie giocherà Astori la prossima partita. Se a fine mercato la squadra rimanesse intatta, ne vedremo delle belle. Contro il Milan non mi giocherei 1 euro sulla vittoria dei rossoneri, se non fosse per gli scandalosi arbitraggi italiani… Balotelli si è lanciato a terra sei o sette volte contro il Verona, per la prima volta non gli hanno dato il rigorino di moda lo scorso anno con il Milan. Spero non recuperi questa volta.
marco m.
si , ma che non lo facciano però troppo bello che poi non vorrei che ci si affezionassero … che lo sistemino il minimo per poter far entrare il pubblico e il giorno dopo averlo sistemato inizino a pensare solo ed esclusivamente alla Karalis Arena che abbiamo già visto che solo di trafila burocratica ci vorrà almeno un anno di lavoro !!