
Ti ricordi Capitano?
- Settembre 25, 2011
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Non ero a Cagliari il giorno che Daniele Conti venne presentato alla stampa. Stavo ad Asmara e la mail parlava dell’acquisto del “figlio di Bruno Conti”. Non potevo sapere che la tappa non era in realtà intermedia. Non il punto di passaggio di un calciatore dal nome pesante ma l’arrivo a destinazione. Non lo sapeva neanche Daniele (allora si confondeva con il fratello Andrea, anche lui sfornato dalle giovanili romane). Sapeva però che per lui la Roma sarebbe stata difficile da gestire. Qualsiasi figlio di persona conosciuta soffre per una identità di riflesso. Nel mio piccolo, anche miei figli non amano essere definiti “i figli di Vittorio Sanna”. Daniele Conti era un calciatore in cerca di identità, cresciuto spontaneamente e con valori genuini. Quelli che gli crearono non pochi problemi nella prima stagione. Per Ulivieri bastava essere amico di Grassadonia per essere scarsamente considerato. Daniele fece il suo esordio con Tabarez ma poi pian piano scomparve. Si rivide titolare a fine campionato con squadra che andò a timbrare la matematica retrocessione a Lecce. Ti ricordi Capitano, il primo gol? Credo di sì anche perchè fu l’occasione per mandare messaggi alla panchina e che le tv inizavano ad intercettare con i primi labiali. Rimase in B per maturare. Una maturazione lenta con alti e bassi. Non è vero che Cellino si è intestardito solo con Larrivey. Lo fece anche con Conti. Scelse più volte la strada della conferma. Gli levò in molte occasioni la concorrenza di torno perchè anche io, come altri smettessimo di pensare che fosse inutile insistere. A distanza di anni continuo a dire la mia, ma la “lezione Conti” l’ho imparata, tanto da non dare per scontato che un calciatore che ritarda ad esprimersi non sia un calciatore valido. Mi sono dovuto accollare anche una querela a causa (indiretta) di Daniele. Con eccessivo sarcasmo commentai (su richiesta opinione) sul lavoro di un collega. Difendevo Davide Carrus che strumentalmente veniva alternato a Conti (per me avrebbero potuto giocare insieme: le poche volte che lo fecero i risultati furono ottimi). Facevo le mie critiche ma Conti non mi ha mai espresso disappunto. Anzi, una volta mi disse che ci stava (non sapeva che poi sarei impazzito ad ogni suo gol). Daniele faceva intravedere classe cristallina. Nessuno questa l’ha mai messa in dubbio. Sembrava talvolta indolente. Altre volte distratto. Ma la classe c’era, eccome. Si accumularono così gli episodi. Indelebile la doppietta con pianto, tutto dedicato alla Nonna. Indelebili i gol nel finale Messina, Napoli, Roma, per ricordarne solo alcuni. Indelebili anche i momenti difficili, gli infortuni e le panchine targate Bisoli e Donadoni. Significativi i tanti gol contro la Roma (si dice che papà Bruno racconti che ha la foto del figlio al posto del bersaglio per freccette: secondo me lo manca sempre). Significativo il gol al Brescia. Commovente il bacio della maglia alla vigilia di una stagione in cui è stato ventilato il taglio. Esaltante questo avvio di campionato dove la maglia ha sventolato nella Capitale come una bandiera dopo 43 anni. Ti ricordi Capitano? Ma la memoria non è ancora piena. C’è tanto da scrivere. Oggi è il primo capitolo di un romanzo che diventa storia. Ma non sarà l’ultimo. Ed io sono pronto a gridare ancora…
Massimu
Bello! ..io sono uno tra quelli ke negli anni bui della B sparava a zero su Conti. non mi piaceva. oggi lo adoro. ma non solo per quello ke fa in campo, soprattutto per quello ke dice fuori dal campo. come per esempio, il desiderio di ottenere la Nazionalità Sarda…! anke meglio di molti Sardi veri e propri 🙁
Alex
Anche io, come molti, ero convinto che sarebbe stato meglio cedere Daniele perché nei suoi primi anni a Cagliari era davvero inguardabile. Poi, improvvisamente, l’esplosione. Non lo paragonerei però a Larrivey, il quale a mio giudizio non fa neanche intravedere quelle qualità che Conti ogni tanto dimostrava di possedere…
Vittorio Sanna
Non ho paragonato Larrivey a Conti (non amo bestemmiare). Ho scritto che Cellino altre volte si è intestardito su un giocatore…
Vittorio Sanna
…come sta facendo con Larrivey e il risultato non è scontato, per questo ho imparato ad essere cauto…
Lorenzo
Dici bene Vittorio. Per vedere il Daniele Conti di oggi abbiamo dovuto aspettare e dire che in passato non sembrava un giocatore con la “g” maiuscola, significava solo fare onore alla verità. Troppi alti e bassi, troppa incostanza, nonostante si vedesse che dal punto di vista tecnico il giocatore fosse valido. Insomma, non siamo dei “voltagabbana” noi che adesso lo adoriamo, semplicemente ci sono stati lunghi periodi in cui Conti non sembrava all’altezza del Cagliari. Per me Conti ha cominciato a dimostrare di essere un giocatore a partire dal girone di ritorno della stagione 2004-2005, quando lentamente si ritagliò il suo spazio nel centrocampo del Cagliari, quell’anno agli ordini di Arrigoni. Caso strano, il S.Elia smise di fischiarlo e iniziò ad applaudirlo. E da allora non ha mai smesso.
Antonello Casini
A mio avviso c’è un terzo caso su cui Cellino si è intestardito: David Suazo. Le prime tre stagioni inguardabile; sembrava che, al posto dei piedi, avesse due ferri da stiro. Poi, pian piano, i miglioramenti fino ad arrivare all’esplosione. Non a caso è stato richiamato a parabola discendente. Ma l’allergia (giusta o sbagliata che sia) di Cellino verso certi procuratori ha reso impossibile questo ritorno …
Casteddu
Sei un grande Vittorio , come sempre! Bellissimo articolo Onore al nostro capitano…tanti giocatori non sardi del Cagliari mi hanno fatto provare emozioni: Francescoli, Sa Pibinca, Muzzi, Oliveira, Lopez, ma Conti ha davvero dimostrato SEMPRE di essere attaccato alla maglia rifiutando tantissimi soldi di tanti club…si sente Sardo e noi per questo lo amiamo!! Ancora GRAZIE capitano!
giuseppe
testardo, capoccione… uno di noi, uno dal cuore SARDO!!!
mauro
Vittorio, concordo pienamente con te… ho visstuto allo stesso modo questa situazione , anch’ io ho crititcato conti con la stessa fermezza con la quale adesso critico larrivey…cosa ci vuoi fare, siamo tifosi e possiamo cambiare opinione…i giocatori maturano… ma un tifoso ha diritto di esprimere opinioni riferite al momento in cui le espirme… adesso conti è un idolo, domani potrebbe esserlo larrivey, sta di fatto che per ora, dati alla mano, in 4 stagioni ha segnato 6 reti e io non vorrei vederlo in campo a scapito di nenè che è stato molto più prolifico…