Strani comportamenti
- Ottobre 29, 2011
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Lavoro da tanti anni e affronto a viso aperto le difficili situazioni professionali. Lo faccio conscio del fatto che ho mille difetti ma con l’intento di essere sempre libero e leale. Libero e leale non è sempre cosa gradita, a quanto pare. Libero vuole anche dire capace di esprimere il mio pensiero e di decidere del mio fare. Non gradisco essere sfruttato, essere preso in giro, essere preso per il collo. Tento invece di chiarire a quattrocchi i miei pensieri, di confrontare le diverse posizioni. Ho rapporti molto schietti e diretti e quando gli intermediari non rispondono all’idea che mi son fatto dei miei interlocutori principali, preferisco verificare alla fonte. Mi dicono che questo non è stato gradito, che avrei scavalcato poteri che ora me la vogliono far pagare. Non sapevo esercitassero un potere non loro come se lo fosse. Non hanno che da dirmelo. Mi prenderò cura di me stesso “punito”. Verificherò le mie colpe. Mi confronterò per capire cosa ho sbagliato. Sono disposto a pagare. Basta che gli uomini che dicono di essere di esclusivo valore morale, che appartengono a caste selezionate, sappiano dimostrare con i fatti il loro sigillo. Cosa volete possa fare un ciarlatano come me? Niente. Salvo dire la mia verità, far conoscere come funziona il mondo, perchè altri non sbaglino come ho sbagliato io. Sottoporre all’attenzione generale questi comportamenti, attraverso prove concrete. Ho un angolo anche io in cui chiudermi. Ma nessuno pensi che rinuncerò a difendere me stesso e a sostenere la mia povera causa. Mi difenderò per quanto potrò difendermi. Anche se conto oggi più di prima sulla parola data da chi ritengo un gentiluomo. A lui ritornerò prima di qualsiasi definitiva decisione. E sono sicuro che non mi ritroverò solo.
Michele
Ti avevo chiesto un paio di mesi fa’ se non avevi paura che ti epurassero…vedo che qualcosa dai piani alti si sta incominciando a muovere…ricordati che il lupo perde il pelo ma non il vizio…non ti sarai mica illuso che tu potessi sfuggire ad una certa logica? Per il Cagliari…vorrei una tua impressione sull’allenatore…sinceramente salvarci a furia di pareggi non mi piace, almeno Donadoni tentava sempre la vittoria….eppoi non mi piace Cossu che gioca nell’area delimitata del calcio d’angolo…
Moreno
Credo che ad ogni livello, l`epurazione dialettica abbia sempre significato tranciare la libertá d’espressione in senso stretto, perché la libertá di parola, di vivere e di conciliare la propria persona con il mondo che ci circonda sia uno dei motori principali di crescita della vita dell’uomo e del suo interagire con gli altri. Internet ha amplificato tutto questo ridando alla libertá d’espressione l’antico splendore, quello stesso splendore che i nostri padri hanno ottenuto, talvolta con grandissime perdite e sacrifici di persone innocenti ed idealiste. L’Italia, la Sardegna, ma nel nostro microcosmo la stessa Cagliari e “capeggiata” da signori che con il significato più intimo di sigillo hanno in comune solamente il fatto di escludere gli altri. Io nel mio piccolo non ho la possibilitá di difendere uno spazio che appartiene a tutti ma nel mio piccolo sono comunque solidale a te Vittorio che come giornalista e sardo difenda un microcosmo che non è di nessuno ma è di tutti. Non provo amore assoluto alla demagogia ed al falso idealismo, ma preferisco essere “povero e bello, che ricco e brutto”, perchè tale concetto è sempre stato alla base della nostra sarditá, che dignitosamente abbiamo difeso nel corso della nostra antichissima storia, concetto che dovrebbe accomunare tutti i sardi che fin dalle origini hanno sempre combattuto in silenzio per la libertá. (grazie Vittorio per aver dato a tutti sino ad oggi questo piccolo grande spazio dove poterci esprimere senza “cassarci”).