
SARDEGNA FUORI DAL GIOGO
- Luglio 19, 2013
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L’ultima dimostrazione di assoluta dipendenza è stata la Finanziaria Sarda impugnata dal Governo Italiano. Ci sono voluti quattro anni perché il cappello tenuto in mano ci si rendesse conto non bastava per essere rispettati. Servizievoli, dimessi, forse educati, ma di quell’educazione disadatta in un Paese di squali e speculatori. LA SARDEGNA NON È AUTONOMA. Non lo è neanche negli apparati di partito che dovrebbero essere l’unico elemento di continuità con il potere di Roma. Anche in quel caso si tratta di periferie alle quali si vorrebbero imporre le scelte verticistiche nate dai figli di D’Azeglio. Quel progetto fallito di Italia Nazione, con una sola cultura, una sola economia, una sola storia. Sarebbe forse riuscita una Confederazione che univa gli staterelli che venivano riuniti. Gli Stati Uniti d’Italia con propri governi e con proprie politiche economiche e fiscali, adatte alle diverse realtà. Invece no. Siamo Italia per pagare le tasse e guai se non lo facciamo. Non siamo Italia per i trasporti, non siamo Italia per il rispetto del territorio, non siamo Italia per i piani dell’energia. La Sardegna per l’Italia è una periferia. Non siamo autonomi e non possiamo più dipendere. Non possiamo più subire un trattamento privilegiato solo in negativo. Da noi si sfrutta e si butta, si occupa e si vende, si fa e si disfa dimenticando la legittimità che ogni abitante dovrebbe avere nel suo territorio. Siamo possesso italiano, uomini compresi. Est ora, dice una celebre canzone…Ma est ora da mera…Troppo tempo si è perso per poterne perdere altro. E adesso che anche i politici degli apparati di destra e sinistra si accorgono del fallimento della loro mediazione con un Paese che ci perseguita sono i maturi i tempi per la NON DIPENDENZA. Per uscire dal giogo e soffrire al nostro ritmo, cercando in casa e nel vicinato le risorse. Scoprendo la solidarietà sociale. Discutendo e ragionando sui temi e non sugli schieramenti. Nel giorno in cui anche il quotidiano indipendente sardo valorizza con il blog del suo Direttore il principio dell’efficienza e della trasversalità, i Sardi non possono più dormire. L’unità è vicina e NOI POCHI E PAZZI dobbiamo esserlo per smettere di essere ASSOGGETTATI.
Stefano
Esposizione perfetta, condivisibile sotto ogni aspetto.
Ora non resta che trovare, finalmente nei fatti e non solo nei proclami o a parole, l’unità del popolo sardo.
Cristiano Orefice
Complimenti Vittorio… Bellissimo articolo!
«è meglio una repubblica di straccioni che una colonia di miserabili»