Quasi il rimpianto della guerra fredda. Armi puntate da un mondo  all’altro diviso in due con una minaccia bellica rimasta tale, in uno snervante equilibrio mondiale. Quasi a profanare il ricordo storico oggi i Russi attaccano senza remore. Attaccano il nostro calcio bombardandolo di soldi, proposte economiche irrinunciabili per chi sa che c’è un prezzo per ogni cosa e trova normale cedere alla “proposta indecente”. Salvi pochi eroi che riescono a trovare ricchezza in altri aspetti anche perchè vivere con ottocentomila euro all’anno non si può definire povertà. E’ chiaro che si entra nella sfera del privato dove anche le condanne sono immorali, perchè tutti sono liberi di strutturare la propria esistenza sulla base di priorità diverse, siano esse le soglie di denaro, sia la condizione qualitativa della propria esistenza, sia anche l’immagine davanti al mattutino specchio. Astori esita e già questo è un ulteriore punto a suo favore. Non lo avrebbero fatto in molti. E’ sicuramente più facile esitare per lui di quanto lo sia per qualsiasi emigrato per bisogno primario, per avere il minimo per vivere. In quel caso margini di scelta ne esistono pochi.  L’attacco russo a cui sono stato sottoposto anche in questo blog. Segno che l’americanismo peggiore ha conquistato i paesi dell’est. Anche loro fanno i conti solo con i numeri. I miei non sono così popolari e rappresentano una piccola dimensione. Lo spazio per esprimere parole in libertà. Un bunker dove rifugiarmi nel caso di esilio, dove vivere eventuali libertà negate. Per questo, amici russi, abbiate pietà del blog. Siate ospiti graditi ma non squattrinati delinquentelli del web che qui hanno ben poco da rubare e molto da rovinare