
RIBEIRO, E’ LUI L’EROE
- Luglio 14, 2012
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Tintinnano i denari tanto da coprire il battito del cuore. Il calcio ai massimi livelli non è uno sport. Lo è per i novanta minuti in cui si gioca. Lo è nell’odore dell’erba e nei ritmi dall’allenamento. Ma quando arrivano i contratti, quelli con molti numeri, tutto cambia. In onore del dio Denaro tutto viene meno. Abbiamo celebrato Astori che rinuncia allo Spartak e ai suoi soldi. Illusi, in molti casi, che sia stato il Cagliari la ragione del rifiuto. NOn è Cagliari in quanto bandiera del cuore. E’ Cagliari in quanto campionato italiano. Lo stesso che potrebbe portarlo via ancor prima che inizi il calcio che conta. Perchè il Milan non è Russo, partecipa al campionato italiano e, forse, potrebbe dargli gli stessi soldi dello Spartak, senza far perdere visibilità e sogni di gloria. Tintinnano i denari ma sente il battito del cuore Thiago Ribeiro. Avrebbe mille ragioni per non sentirlo: i soldi italiani, la visibilità. Eppure c’è un cuore che lo chiama. Lui non può riposare, sta sempre pensando a Lei, Milena, figlia di due anni. Emigrato dal Brasile dove l’ha lasciata, desidera ritornare. Come tanti nostri emigrati. Tenterà di dimostrare il suo valore per poter tornare da protagonista. Come i Nostri Sardi sparsi per il mondo. Forse ci sembrava volesse allontanarsi da noi che abbiamo passioni forti, come il Cagliari. E invece è come noi, con cuore prenuragico. Di quelli che dicono che un figlio viene prima di ogni altra cosa. E’ lui l’eroe!