Abbattere la piramide e mettersi sullo stesso piano. È una modalità che possiamo chiamare come ci pare ma che in sostanza dà a ciascuno un ruolo attivo nella società che vuole cambiare. Io l’ho chiamata politica orizzontale ma di fatto è una condivisione comune dei problemi che ci riguardano. È lo stesso spirito che mi fa sentire autonomista, indipendentista,emancipato, protagonista. Un protagonismo nuovo che non vuol dire “abbattere il nemico” ma condividere con chi mi è complementare, in quella simbiosi vincente che si chiama solidarietà. Anche in questo caso concepita orizzontalmente. Non la solidarietà fondata sulla pietà ma quella che fa società che dall’unione fa la forza. Partendo dalle piccole cose, dalle piccole realtà territoriali. Per proporre un modello. La pagina Assemini in comune ad esempio. una pagina facebook in cui tutti danno il loro contributo e ognuno interviene nel proprio ruolo. In due settimane ha creato una bella energia positiva. Il cittadino non è sempre un numero, diventa anche l’esperto del settore che conosce, il cronista che produce reportages, l’amministratore comunale, il tecnico. Tutti sullo stesso piano senza guardarsi con sospetto, apprezzando la ricchezza dell’essere diversi, sfruttando la diversità per arricchire l’offerta della società. Una società che esce dal coma etilico di guerre e gerarchie per fare attività sobria. Un vento di positività che soffia in un momento difficilissimo ma che ci ridà respiro. Un respiro comune.