Nessuna cessione eccellente. Conferma dei pezzi pregiati. Invece di godere della squadra confermata in blocco ci si sofferma a capire se il tutto è avvenuto per soldi o per amore. Effettivamente è diffic ile spesso rendere compatibile le due cose. Stavolta invece tutto può corrispondere. Il Cagliari non ha ceduto Nainggolan e Astori per soldi. Smantellare la squadra senza avere la certezza di giocare in casa sarebbe stato un rischio notevole. Le entrate in serie A sono entrate garantite. Soldi tintinnanti che valgono nell’insieme una quarantina di milioni. Incassarne poco meno con le cessioni a cui devi far seguire degli acquisti e rischiare di perderli la prossima stagione è un’operazione economica sbagliata. Disse una volta Cellino: “La Serie A è un bene prezioso per il CAgliari che vale più di qualsiasi cessione vantaggiosa”. Parlava di soldi e d’amore. L’intreccio se non fosse mai possibile avrebbe già smontato il giocattolo. Perché i soldi che arrivano nelle Società per Azioni del calcio sono frutto dell’amore dei tifosi. Per amore della squadra e della bandiera (non sempre dei calciatori) i tifosi non volevano le cessioni di punti fermi della formazione. Ecco che per soldi e per amore si potevano accontentare. Ma non perché presi in giro. Anche l’animo di un Presidente presenta aspetti emotivi. Certo, l’amore viene dopo: “Ci sono momenti in cui devi lasciare da parte i sentimenti e fare le scelte più giuste per la società”. Sempre parole del presidente. Godiamoci la grande squadra. Speriamo di poter verificare infondate le paure di non avere a lungo uno stadio, tanto da cogliere anche ricchi frutti. Prendiamoci un mercato che per soldi e per amore non ci ha regalato delle amarezze. Promessa mantenuta dall’imprenditore Cellino nei confronti anche del Cellino tifoso.