
Paura di volare
- Ottobre 27, 2011
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Striscia in classifica, un punto dietro l’altro. Aggrappati timorosi ad una condizione che si ha paura di perdere che si rischia di perdere proprio per la paura di osare. Il Cagliari di Ficcadenti non cerca le vette delle aquile. Preferisce qualche escursione nell’aia dove potersi illudere di essere liberi dal condizionamento di un obiettivo che è una catena al piede. Salvi prima di tutto e va bene. Ma salvi e basta come condizione limite sembra essere una recinzione psicologica. A dire il vero sembra viverla soprattutto l’allenatore. Radicato agli undici soliti nomi. Preoccupato di non perdere e non di vincere. Sottomesso ad una logica stretta che non permette voli. Potrebbero essere anche pindarici, ma chi se ne frega. Limitarci i pochi sogni che abbiamo è una violenza. Ci sarebbe piaciuto avere testa bassa contro il Siena, testa bassa contro il Napoli, testa bassa contro il Cesena. Magari una volta ci andava bene e sarebbero stati comunque tre punti. Senza dover dare per scontato che le altre le avremmo perse. Certamente ci sarebbe stata altra passione. Invece quasi mi annoio. E credo anche voi. Non so volare, ma mi sarebbe piaciuto tentarci. Magari scoprendo che anche io potevo lasciarmi cullare dall’aria che tirava
mario
Hai ragione Vittorio….ad esempio con la Lazio per sostituire il capitano…mi giocherei la carta Burrai…..sfacciato… non teme il debutto….OSIAMO…..
Paolo
parole sante Vittorio… parole sante!!! giochiamo proprio al risparmio e tutti coperti!!!che peccato!!!
AndreaP.
Non riesco a capire tutta questa paura,anche quest’anno vedremo la copia dello scorso campionato…cambiano gli allenatori ma alla fine i risultato è sempre lo stesso raggiunta la salvezza poi STOP…
Giulio Farina
ho una particolare antipatia verso i turni infrasettimanali, figli di un volere guadagnare il più possibile dalla miniera calcio, se a questo ci aggiungiamo partite noiose come l’ultima, il fastidio cresce molto. Siena, Napoli e Cesena: potevano essere sette punti, o almeno cinque; ma mi sarebbe andato bene anche qualcuno in meno se avessi visto tre partite più combattute, più grintose! Adesso lo si dice sottovoce, spero che non si arrivi al punto che si scapperà l’urlo: ci stiamo annoiando!!!
Rocco
A me pare di essere tornato indietro di qualche anno, epoca Sonetti, allucinante la gara di Cesena dove si è potuto apprezzare il peggio che un allenatore possa mostrare al pubblico. Trovato il goal, come al solito casuale e su rigore, il Cesena era completamente allo sbando, senza idee, confusionari e contestati dal proprio pubblico; c’era la possibilità di affondare i colpi, invece abbiamo giochicchiato sulla nostra 3/4 fino al costante lancio lungo di Canini. E’ bastato poi l’episodio del rigore di Canini per ridare slancio ad una compagine fino a quel momento inerme. Ma il clou lo si è apprezzato nella ripresa: sostituzione di Biondo che fino a quel momento era il migliore dei nostri centrocampisti, mentre veniva lasciato in campo Radja (inguardabile a Cesena), che già ammonito ha rischiato più volte il secondo giallo; Non parliamo poi dell’ingresso di Larry, zero assoluto, ed in coppia con Nené sono praticamente incompatibili; bastava semplicemente inserire Ibarbo, che ha i colpi per spaccare la gara, almeno 20 minuti prima, anziché regalargli, questa è la perla delle perle, i 3 minuti di recupero.
Questo tecnico ha totalmente snaturato il nostro modo di giocare, efficace negli ultimi anni. Un volta i due davanti, più Cossu a supporto, andavano in pressione sui portatori di palla avversari fino al limite dell’area; oggi l’avversario di turno comincia l’azione e noi stiamo in 11 dietro la linea della palla. Gli attaccanti ricevono palla a 50 metri dalla porta, in particolare Thiago Ribeiro, costretto a fare recuperi difensivi alla Maldini, come si pretende poi abbia la lucidità ne 20 metri finali?
Questo campionato, mediocre, ci ha dato tante opportunità per sognare, noi le abbiamo gettate al vento con un atteggiamento tattico da “prima non prenderle”.
A me non stupisce la classifica dei rossoblù, mi stupisce maggiormente che non ci si trovi poco più su. Spero che il tecnico si dia une regolata e cominci ad esaltare le doti di un gruppo che è fin troppo sottovalutato. Il Cagliari ha valori tecnici e caratteriali importanti, forgiati nel tempo dal Balla prima, da Allegri e Donadoni poi, e non può arrivare il sosia di Sonetti a rovinare tutto.
Giulio Farina
son in pieno d’accordo con te, fossi il presidente gli darei una tiratina d’orecchie… o forse anche al presidente sta bene così?
MC
La paura nasce dall’insicurezza; l’insicurezza deriva da una scarsa conosenza del materiale umano a disposizione. Se a ciò aggiungete che al centro della classifica si vive senza pressioni e senza patemi, appare chiaro il motivo per cui, per dirla alla Guccini, “si voli come vola…un tacchino”!
Carolco
Avete presente quando a scuola si cercava di prendere bei voti all’inizio, visto che il programma era poco? Ecco, il Cagliari è così, un pó di sforzo ora e dopo si vive di rendita!!! Gioco pericoloso che negli ultimi anni ci ha premiato con la salvezza, ma sarà sempre così? Non abbiamo la mentalità da grande squadra, non è questione di stadio, tifosi, soldi…purtroppo il problema è più profondo…c’è paura di osare, di provare a volare!!! Arriveremo come sempre nella parte destra della classifica.
emanuele
Hai perfettamente ragione. Ficcadenti non arriva a Natale e mi sa con lui qualche altro
AndreaP.
Ciao Vittorio vivendo lontano dalla Sardegna non si riesce a percepire bene le situazioni…volevo chiederti ma secondo te a Cellino questo modo di giocare gli sta bene oppure le aspettative erano altre?
grazie e buon lavoro