
MI HANNO RUBATO IL GIOCO
- Gennaio 6, 2013
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Ho il diritto di difendere quell’esagitato che per l’ennesima volta ha preso ad urlare scomposto alla radio. Ho il diritto di farlo per spiegare come il gioco del calcio rischi di morire. Quell’esagitato è un bambino. E’ un bambino che gioca con quello che di base è uno sport, il confronto tra due squadre che dalle capacità collettive e individuali devono trarre le risorse per cercare di superarsi. Il gioco al centro di una filosofia fondamentale. Perchè si realizzi c’è bisogno di stabilire delle regole che garantiscano la corretta esecuzione del confronto, senza contaminazioni che possano alterare il valore delle squadre in campo. Le regole come strumento che un arbitro utilizza, quando ce ne fosse bisogno, per ricondurre alla corretta esibizione delle capacità delle parti in causa. Il bambino che sbraita, batte i piedi e si lamenta alla radio lo fa perchè le regole gli rovinano il gioco. Sono diventate padrone loro stesse del calcio. Diventano più importanti del gioco per il quale sono nate. Passi avanti sono stati fatti nell’interpretazione del fuorigioco, che utilizzo ad esempio, per dimostrare l’incoerenza. Quella che era una regola assoluta ha avuto bisogno di norme. Oggi, a differenza di un decennio fa, non è sempre fuorigioco. Lo è quando la posizione condiziona l’esecuzione corretta dell’attacco. Il principio è assoluto e va applicato in tutte le situazioni di gioco. Le regole si applicano solo quando l’esecuzione corretta dell’azione è stata compromessa o condizionata. Non certo il caso di Klose, lui stesso a fine partita testimone di non aver subito fallo. Perchè chi gioca al calcio e chi ama il gioco del calcio non può star dietro ai burocrati che utilizzano i cavilli per condurre il gioco ai loro voleri. Il gioco ha bisogno di arbitri, non di direttori di gara. Nal calcio italiano esistono gli uni e gli altri. Amo gli arbitri, detesto i direttori di gara. Perchè i primi utilizzano le regole per il corretto svolgimento del gioco. I secondi utilizzano le regole per dirigere il gioco dove vogliono loro. L’esagitato è un leopardiano convinto. La sua poetica del fanciullino la vive in tante situazioni professionali, tale da condirle con la passione. Non può vedere il calcio morire, il gioco che ama. E strilla. Gli hanno rubato il calcio. Proprio come gli hanno rubato la società. Lo stesso meccanismo infernale e perverso fa parte della quotidianità che ci stritola. Le regole non sono funzionali alla corretta convivenza sociale: sono le regole a comandare e ormai, schiavi, viviamo per la loro funzione speculativa. Le tasse, non per i servizi ai cittadini ma per sanare le malefatte dei delinquenti. Il calcio italiano è cosi. Sta uccidendo il gioco, non avendo arbitri. Sta attuando la politica attraverso direttori (anche di gara) che tracciano la strada e stabiliscono il destino. Anche nei novanta minuti di infantile passione.
massimo
BASTA CAMPIONATO ITALIANO, BASTA ITALIA. VOGLIO LA CORSAR LEAGUE, IL CAMPIONATO TRANSNAZIONALE SARDO-CORSO. KI VINCE VA IN CHAMPIONS LEAGUE.
davide demontis
vittorio ti ascolto day sempre sei il migliore radiocronista italiano potresti lavorare nelle t v nazzionali ma sei tropo tiffoso del nostro cagliari comunque ci salveremo alla faccia di tutto il sistema calcio . da domenica inizzia la cavalcata verso la salvezza ciao mitico vittorio .
Luigi
stimato sig. Sanna, oltre al fatto che ho arbitrato e fatto l’osservatore arbitrale per quasi 30 anni e oltre al fatto che anche io sono un insegnante di scuola primaria, non entro in merito alle sue considerazioni perchè comunque ho sempre apprezzato il modo di fare giornalismo e il suo modo di commentare lo sport coinvolgendo il pubblico che l’ ha sempre ascoltata con passione. Peroò il rigore c’era e ci stava tutto . La invito a visionare queste immagini e poi ne riparliamo. Buona lavoro e cordialità.
http://www.youtube.com/watch?v=wUoElCZDINU&feature=youtu.be
Vittorio Sanna
I pareri educati e composti sono sempre ben accetti…La invito a guardare Klose nel filmato che mi ha proposto: le dà l’idea di un giocatore che si sente defraudato della giocata? Ribadisco: le regole al servizio dello sport e non lo sport soffocato dalle regole. Qui si distingue l’arbitro dal direttore di gara…Saluti cordiali
Daniele
Credo che Vittorio, suppongo perchè mangia calcio da anni – come tanti di noi – abbia centrato in pieno il bersaglio…
Vedere un giocatore….scusate, un (G)iocatore come Klose che dopo il contrasto con Agazzi non fa una piega e traspare nella più normale delle reazioni post Occasione-Goal andata purtroppo male (per lui che aveva cercato una gran giocata, e quasi riusciva) sia più esaustiva di mille moviole…
Chi mangia calcio e guarda le azioni di gioco e non quei 3 secondi di moviola, sa benissimo che per come è partita l’azione e si è sviluppata quell’azione sarebbe andata a finire con un contrasto fra Portiere e Attaccante….
Io sapevo invece che sarebbe stato fischiato un rigore…perchè contro il Cagliari
Pier Bruno Dessì
Ancora oggi non riesco a capire come sia stato possibile perdere la partita contro la Lazio, non ci riesco, abbiamo fatto una partita monumentale, quest’anno sarà veramente dura salvarsi, carissimo Vittorio, sono triste, davvero triste a vedere certi vergognosi direttori di gara, non offendo, non dico null’altro, solo un’ultima cosa, mi sarebbe piaciuto molto vedere i tifosi andare ad accogliere i ragazzi all’aeroporto, bisogna stargli ancora più vicino adesso, andare ad accoglierli sarebbe stato un buon segno d’amore, ma forse io sono troppo romantico, all’aeroporto è meglio andarci per prenderli a spintoni. Ciao Caro Vittorio. ANIMA ROSSOBLU IN TRASFERTA DA UNA VITA IMMIGRATO DA 30 ANNI.