Quattordicimila posti, forse diciasettemila. Posti? Sedili freddi in uno stadio ridicolo e inospitale. Inospitale come Trieste. Ridicolo come il combattimento tra galli sui quali possiamo anche scommettere ma che non porta certo provvedimenti seri che sappiano rappresentare il pensiero e l’immagine comune. Dove sono i consiglieri comunali che minacciavano querele per chi aveva ribattezzato il Sant’Elia? Dove sono gli strenui difensori dell’immagine dei Sardi e della Sardegna? Assistono silenziosi allo stupro che si consuma. Non prendono in mano gli atti che dicono di avere. NOn li pubblicano tutti. Mi piacerebbe conoscere il verbale di consegna del Sant’Elia, le schede tecniche della struttura, le perizie, i collaudi, le bollette, le notifiche. Mi piacerebbe che il senso di responsabilità che si dichiara sappia identificare tutti i responsabili di uno scempio che non è stato impedito da chi gestiva la cosa pubblica e ha eventualmente trascurato di difenderla da qualsiasi interesse privato, Cellino compreso. Mi piacerebbe che si andasse oltre il semplice reciproco bullismo. Forse invece della lotta a chi è prus barrosu bastava affidarsi ad un arbitrato. Il Neo Sindaco non aveva nulla da rimproverarsi e poteva lasciare che il passato fosse valutato, perchè ciascuno potesse pagare quanto doveva, economicamente, politicamente e amministrativamente. E aveva (forse ha ancora) la grande chance per parlare di futuro incontaminato. Perchè l’immagine della Sardegna non si continui ad affidare ad uno Stadio accapiau a spagu, perchè il dilettantismo non sia lo sconveniente biglietto da visita che forniamo. Perchè la Sardegna non si riduca alla misura individualista di chi rappresenta simboli, interessi privati o città. Perchè non si parli nei bar o con gli amici con il bicchiere in mano e ci si nasconda nei ruoli ufficiali. Forse basterebbe che si provasse un poco di vergogna, se non fosse che questo è sentimento di chi non pensa di essere un essere perfetto. Io, ad esempio, provo molta vergogna del Cagliari così e di Cagliari così.