Ci sono cascato anch’io. Sono stato vittima di un’informazione parziale e mirata che ha favorito i potenti, coloro che distribuiscono i denari. Perchè nella vicenda dello sciopero del calcio scopro pian piano che a fermare il campionato sono i calciatori ma a volerlo sono i presidenti. Perchè? Perchè il contratto per l’Associazione Italiana di categoria aveva da essere solo firmato. Chi non lo ha voluto fare sono 18 presidenti di serie A che hanno trovato sempre motivi nuovi per venire meno al loro ruolo. Provocando una reazione che fa comodo a chi voleva prendere tempo, la Lega di Serie A. Un solo articolo era l’oggetto del contendere, l’articolo 7 riguardanti i fuori rosa. I calciatori chiedevano che venisse sottoscritto un accordo vecchio di un anno e mezzo. E invece ad ogni incontro i presidenti (eccezione fatta per Cagliari e Siena) ponevano nuovi cavilli, rinviando un accordo che sembrava fatto. Fino alla campagna diffamatoria dell’articolo 4. Non sono i calciatori che hanno chiesto garanzie in merito alla ventilata tassa di solidarietà, ma i Presidenti. L’Asso Calciatori ritiene il tema oggetto di contrattazione individuale e non collettiva. I Presidenti hanno fatto credere che fossero i loro interlocutori a non volersene prendere carico. Una trappola, l’ultima, per arrivare al rinvio. Mercato da chiudere, giocatori infortunati ma soprattutto struttura televisiva della Lega Serie A che dovrebbe sopperire al fallimento di Dahlia non ancora pronta. E’ stato facile far cavalcare la demagogia, addebitando ai protagonisti domenicali l’indisponibilità a non pagare  le tasse (alle quali come ogni lavoratore dipendente, non possono sfuggire). La strategia dei potenti (coloro che incassano diritti tv e pubblicità) che conoscono bene anche i modi dell’alienazione per trovare qualcuno da dare in pasto alla società. Per tirare  la corda. L’unico torto dei calciatori essere cascati nella trappola. Intuendo l’obiettivo dei presidenti avrebbero potuto scegliere di giocare la prima (scomoda ai Presdenti) minacciando di far saltare la seconda. Ma i politici non sono loro. In un mondo di lupi i denti aguzzi si nascondono dietrono i falsi sorrisi. Ci sono cascato anche io e per questo chiedo scusa alla categoria.