Non è lo zero a zero dello Scalarba di Macomer contro l’Ajaccio che in piena preparazione ci può anche stare. Sono i giocatori che per un motivo o per un altro non ci sono. Difficile poter pensare solo a coincidenze maliziose perchè i giocatori in questioni sono quelli che alimentano i dubbi. Davide Biondini non si è ancora capito se deve rimanere o meno. Non si tratta solo di volontà del giocatore che potrebbe non preoccuparsi eccessivamente del contratto in scadenza nel 2012. C’è di mezzo anche la strategia della società che potrebbe voler evitare di tenersi un giocatore che, se non ora, negli ultimi mesi della stagione potrebbe avere altri pensieri, oltre alla speranza di ricavare qualcosa dalla sua partenza. Nenè in campo è poi un sogno che si insegue dai primi di marzo. Dato per guarito nella fase dei test atletici, il dubbio rimaneva per quando ci sarebbero stati le prime partite, i primi contrasti. Magari si tratta di reali “affaticamenti muscolari” ma intanto la verifica pubblica ancora non c’è stata. David Suazo ha bisogno di tempo. Forse si sperava di averlo subito a disposizione. La rottura dichiarata dal patron Cellino sulle pagine de L’Unione Sarda potrebbe essere più preoccupante di quanto sembra perchè sposta le difficoltà dalla volontà dell’honduregno ai consigli di qualche altro. Se fosse il procuratore Branchini le nubi sarebbero nerissime, perchè si parla dello stesso procuratore di Roberto Donadoni e di colui che sembrava un riferimento preciso per il Presidente Cellino. Anche perchè tra gli assenti ci sono i mancati acquisti, annunciati da un giorno all’altro e non arrivati dopo mesi. Aggiungiamo all’elenco Sivakov che tante “ferie” non le ha mai avute e completiamo con lo “studente” Michael Marrone che continua a giocare le amichevoli ricevendo le indicazioni dello staff tecnico cagliaritano.