
LA TERRA SENZA VOCE
- Settembre 3, 2013
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Quando si sostiene che il Cagliari è un simbolo per i Sardi lo si fa perchè in una terra lottizzata dagli invasori la squadra del calcio ha ancora una sua indipendenza. È una voce che tenta di difendere e promozionare attraverso la meravigliosa metafora dello sport il valore di una terra e della sua gente. Una voce che in tv è già soffocata. Di Cagliari se ne parla solo se diventa il market dove acquistare i calciatori o come sparring partner delle grandi squadre. Nel Promo che pubblicizzava su Sky la diretta tv di Milan-Cagliari si è riusciti a invitare alla visione della gara senza mai utilizzare la parola “Cagliari”. I commenti poi sono raramente equi, sempre sbilanciati verso la parte opposta. Con la scomparsa della radiocronaca locale anche il mezzo più popolare, quello che garantiva una voce amica, rischia di spegnersi. Le prossime due gare avranno la radiocronaca integrale, quella della Rai, visto che si gioca in anticipo. Anche la radio sarà esclusiva affidata agli Italiani che distinguono accuratamente i Sardi. Diventerà un’abitudine non avere una voce amica. La radiocronaca locale perderà il suo valore commerciale oltre che emotivo, rendendo inutile la questione sul prezzo. Il suo valore è strettamente legato al ruolo che svolge. È il commento che esalta e soddisfa i tifosi. È la vista degli ipovedenti. È il Cagliari che sfonda le porte anche dei penitenziari, che viaggia nelle auto, che aiuta chi lavora, è il Cagliari di chi non può permettersi la pay tv. Ci si abituerà a subire la cronaca che viene, a rinunciare alla voce amica e sarà più facile sentirsi vittime. Salvare la radiocronaca non significa fare gli interessi di Vittorio Sanna. Non importa chi sia il radiocronista, ci sono tanti pretendenti, non meno bravi, forse ancora sconosciuti. Salvare la radiocronaca significa salvare una voce di Sardegna contro coloro che vogliono i sardi muti (cit. Piero Marras). È l’ennesimo colpo di scure sulla nostra identità, sul nostro desiderio di riscatto e giustizia. È un colpo assestato agli ultimi, quelli di cui sono orgoglioso di sentirmi parte. Salvare la radiocronaca significa continuare a dare voce ai colori rossoblu. Anche se non sarà la mia voce. È una battaglia sociale e non una crociata personale per evitare che rimanga la Sardegna sul campo. Un altro frammento bruciato della nostra amata terra.
Davide Zedda
Lottiamo tutti insieme Vittorio. Condivido il tuo bel pezzo sul mio diario e sulla pagina del mio blog. Conosci bene il mio pensiero e la mia lettera al presidente letta solo su fb da 11.000 persone e condivisa da centinaia di persone. Condividiamo tutti e continuiamo a lottare. Un abbraccio.
PaoloRoccotelli
Mi viene il dubbio………..non è che tra le parti in causa ci sia di mezzo anche SKY??? Sarà che questa tv, non contenta della sua onnipresenza, abbia posto il diktat??? Per me e’ impensabile che il Cagliari e Radiolina non trovino un accordo……sarebbe un affare per entrambe…..per il Cagliari pubblicita’ tra tutti i tifosi e per la radio, credo, la trasmissione più seguita. Non mollare e non mollate……..si dovrà fare una radiocronaca pirata come ai vecchi tempi??? Spero di no. A presto.
Lazialisardi
vi siamo vicini,distinguersi va oltre le bandiere!
Roberto
L’articolo che scrivi lo condivido al 100% ! Punto x punto! Anche se negli ultimi anni non mi piacevano più le tue radio cronache “Cagliari contro tutti”, arbitri venduti ecc..dall’inizio alla fine, sino a diventare un vero “Mantra”!..Non capisco.., prima non le facevi così “arrabbiate” ! Probabilmente sai più cose di noi e questo ti ha fatto un pò avvelenare, tiro ad indovinare !
Comunque quello che affermi è estremamente sincero, di questo non ho affatto dubbi !
Vittorio Sanna
L’ultimo anno mi sono calmato anche perché mi ero accorto che esageravo e che non ero giustificato dalle dinamiche che cogli dal di dentro…Non ero giustificato perché era difficile capire per chi ascoltava…Nella stagione scorsa ero particolarmente arrabbiato contro la JUve nella gara di Parma, condizionato dalle vicende legate allo stadio…In quella occasione ho superato i limiti, lo riconosco, e non va bene…. Mi fa piacere che tu abbia colto, significa che mi seguivi. Grazie. Ciao
quattomori1920
Grazie Vittorio x per dar impulso a una causa così importante come forse in tantissimi neppure se ne rendono conto. Io vado al di là degli spazi terreni e dell’etere regionali e nazionali. Mi proietto in una realtà diversa una grande realtà moderna e mondiale.io con un forte grido di dolore penso ai tantissimi sardi e non sardi che non possono più seguire le radio croniche delle partite del Cagliari Calcio tramite il web per mezzo del sito internet di Radiolina. Vittorio questo non può esistere!!! Non si può privare a chi ha lasciato la su terra per motivi di lavoro poter avere almeno due ore di gioia e sofferenze sportive per le sorti della squadra che tifa e ama e non quanto a volte anche più degli affetti più cari.
Caro Vittorio non è giusto tovliere a questa terra la sua voce sportiva è vero! Ma ancora più grave è mettere le catene all’Anima Sportiva che gioisce e offre per la fede rossoblu cagliaritana! Un abbraccio a te Vittorio ed ai lontani fratelli rossoblu chd vivono la non facile situazione di emigrati nel mondo.
ANDREA
ciao vittorio, come ho gia scritto su facebook, penso che TUTTI indistintamente, dobbiamo lottare per poter far fruire il prodotto calcio, anche a coloro che non possono permettersi ne un abbonamento stadio, ne la pay tv.
e penso anche un’altra cosa; la si dovrebbe finire di soddisfare sempre le richieste delle tv e tornare alle care e vecchie radiocronache, dico questo, anche perchè con l’arrivo delle tv a pagamento, il calcio è diventato sport ancor piu impopolare, perchè quei soldi, vanno ad ingrassare i clubs e di conseguenza i calciatori, alla faccia dei padri di famiglia disoccupati e di chi lavora 8 ore in una fabbrica, o in un campo ad arare la terra.
occorre una ricivilizzazione del calcio, e viverlo come un gioco, e non come buissness forsennato.
spero di non essere stato noioso, un saluto e……
VIVA LE RADIOCRONACHE NELLE RADIO LOCALI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
andrea
Pietro.
Il problema però è solo uno: LA Cagliari Calcio vuole più soldi dal gruppo Radiolina-Videolina?
Se si, quanti?
E perchè, se così è, anzichè sbandierare la propria sardità mettendosi una ridicola fascietta in testa, la Società che fa capo a Massimo Cellino per una volta la pianta di sentirsi un’Azienda e mette in pratica le tante belle parole (sentimenti, passione, etc etc) di cui spesso si riempe la bocca?
Troppa gente parla di sardità quando c’è da spacciare fumo e poi fa l’italiano quando c’è da intascare la pilla…troppa.
laura toreno
Sono semplicemente d’accordo. Speriamo che chi non vuol sentire intenda. Sempre FORZA CASTEDDU
Simone
Siamo tutti con te Vittorio, una voce che rappresenta un’intera isola… gooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooolllll….