Albin Ekdal, Thiago Ribeiro Cardoso, Daniele Cacia. Sono i tre assi nella manica di Massimo Cellino che tutti insieme li ha già buttati sul tavolo di Assemini ieri tenuto sgombro da occhi indiscreti. Arrivano tutti insieme a arrivano a dare sostegno ad una rosa che rischiava di risultare appassita dalle tante partenze e dalle roventi polemiche. Le certezze che chiedeva Donadoni stanno arrivando. Non sarà lui a governarle ma Massimo Ficcadenti.  Ekdal è giocatore di grande livello tecnico, ancora giovanissimo, 22 anni, che può interpretare diversi ruoli a centrocampo. All’inizio dell’estate qualche cretino (il sottoscritto a Radiolina Gol e a Videolina) disse che era l’unico del pacchetto Juventus che poteva fare al caso Cagliari. Sassolino che dovevo levare dalla scarpa visto che venni accusato di scartare solo per invidia Immobile, Marrone e Pasquato che invece il Gotha del mercato dava già del Cagliari. Thiago Ribeiro Cardoso non è una certezza. E’ un giocatore che ha  fatto molto bene negli ultimi anni ma c’è da superare l’incognita Italia. Ha i numeri per far bene. Daniele Cacia è invece calciatore di assoluta qualità. Fermato da un brutto infortunio nel momento migliore della sua carriera, ha ripreso a segnare con regolarità come ha sempre fatto dalle giovanili del Piacenza (stessa scuola di Gilardino). Ficcadenti lo conosce molto bene, altro punto a vantaggio del neo allenatore.  Con questi colpi Cellino ritorna il protagonista assoluto. Forse puntava solo a questo. Il Cagliari è lui, nel bene e nel male. Come lo è stato anche in questi ultimi mesi.