
IL “FENICOTTERO” IN ROSA
- Maggio 22, 2015
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Ventiquattro ore dopo il volto allo spasimo, la sofferenza di Mook, eccolo il ragazzo di Villacidro che si fa chiudere la zip dalla Miss. È la maglia rosa che il “fenicottero” sardo porterà in volo. Leve lunghe e smagrite, colpi d’ala possenti che non hanno bisogno di scomporsi, eleganza che incanta. Fabio Aru è uno de “sa genti arrubia” che ogni mattina va a cercare il cibo e la sera torna nella sua laguna. C’è poco da scrivere di lui perché è soprattutto una pagina appena iniziata. Con un carattere capitale che si distingue. Con un avvio di frase che lascia tutti incantati. Come il volo di un fenicottero che dal rosa non si stacca. È il suo pasto, è il suo cibo, è la sua vita. È la fatica di un’Isola che vorrebbe scalare montagne, il più delle volte sulle gambe, con il viso sconvolto. Ma che non può smettere di credere al suo decollo. Quel ragazzo semplice, che si attorciglia alla bici come un rovo ad un muro, sale, sale, sale, sempre più in alto. In un volo che tutti ammirano. E con lui decolla l’orgoglio di un’Isola intera. Di un popolo che scopre che può farlo. Anche al costo di più di una lacrima. Il nostro fenicottero in volo che gira per l’Italia.