Stavolta ci vorrà una buona dose di fortuna per evitare che le operazioni finora condotte non diventino un boomerang. Non mi preoccupa tanto l’attacco (i 26 gol dei quattro dell’anno scorso non sono irraggiungibili) ma soprattutto il centrocampo. Il desiderio di partire si potrebbe spandere visto anche che qualche rinnovo mi pare sia destinato a fallire. Biondini è un grande professionista ma le motivazioni sono una componente fondamentale. La scadenza di un contratto e il futuro sconosciuto finiscono per condizionare i pensieri di chi va verso l’ignoto. Cedere Lazzari non è affatto una mossa irrazionale, ma l’operazione andava supportata. Ci doveva essere  pronto il sostituto. Invece si è preferito mollare Candreva anche ufficialmente per tenere il prezzo di Lazzari senza considerare a fondo che adesso il bisogno di un adeguato ricambio può fare alzare i prezzi degli appetibili, rendendo vano l’incasso. Se si è votati al sacrificio. Altrimenti si continuerà a scommettere sperando di cogliere qualche jolly senza gioco in mano. Rischioso, molto rischioso.  Credo che non sia inutile mettere paura al Presidente Cellino e ricordargli che bastò cedere Muzzi, Vasari e Zanoncelli per puntare su giovani e stranieri per andare incontro ad una brutta avventura. Quei giovani e quegli stranieri diventarono calciatori di serie A solo qualche anno dopo. I risultati invece per evitare brutte sorprese devono arrivare subito