
Il calcio triste
- Novembre 1, 2011
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Tic, tac, passaggio corto, spazio stretto, scarico e alla fine il fatale lancio lungo. E’ fare l’amore con il pallone senza raggiungere l’orgasmo. Tante carezze, talvolta ruvide ma alla fine manca l’accelerazione, il dribbling, il genio. Schiavi del mito Barcellona, di un gioco che non è facile imitare. Vorresti tenere sempre la palla, dare la sensazione di dormire per poi ferire. E invece dormi sul serio, perchè la giocata è rara, l’affondo un eccezione, la verticalizzazione un ricordo. Bisognerebbe riprendere a mangiare come si parla, evitare di calarci in situazioni che non sono nostre. La qualità del palleggio non accomuna tutti. Lo si è visto in particolare a Cesena dove i difetti tecnici sono stati esasperati dalla velocità del sintetico. Ridiamo spazio e ridiamo tempo al nostro gioco. Perchè la riduzione del rischio si può ottenere anche con un minore fraseggio in zone nevralgiche. Con una profondità da trovare prima. Con attaccanti da tenere in zona franca e non lontano dalla porta. E’ un calcio triste quello fatto di preamboli senza arrivare al dunque. E le nostre tristezze sono già tante. Per questo Mister il pubblico fischia, perchè il basso profilo lo tiene già nei restanti giorni della settimana. Per novanta minuti non è lecito chiedere di divertirsi? Con il nostro gioco non con quello degli altri che non fa per noi.
amerigo
che tristezza questo cagliari…nessun acuto nessuna emozione rimpiango persino la sconfitta targata allegri contro il milan di qualche anno fà 3-2 con tanti brividi ed emozioni….
stenoz
o a parlare come si mangia?
😉
comunque sei un grande Vittorio, interpreti sempre bene il sentimenti di noi tifosi…
christian
Credo che divertirsi per uno che va allo stadio e paga il biglietto sia d’obbligo…così come per uno che paga un abbonamento payperview…perchè altrimenti il calcio che spettacolo è? sono preoccupato principalmente per la pochezza di idee della squadra, che purtroppo (spero di sbagliarmi) è legata alla pochezze di idee dell’allenatore…è vero che per giocare veloci occorrono piedi buoni, ma credo anche idee chiare in termini di tattica schemi e movimenti senza palla…Zeman docet…perchè la cosa più penosa è vedere un centrocampista che non sa a chi dare la palla…poi chiaramente non siamo il Barcellona e non penseremo mai di esserlo…ma almeno un pò di sano divertimento …altrimenti che gusto c’è!
Alberto Mula
Vittorio,credo tu sia fin troppo ottimista…
Nel Cagliari di Ficcadenti non vedo nulla di simile,neppure nelle intenzioni,al calcio del Barcellona…il nostro possesso palla è sterile e non è preludio ad alcuna accelerazione…non è che non riesce,è proprio che non sembra contemplata.
Io lo defiisco “catenaccio e palla lunga”…qualcosa di indecente,e ritengo un miracolo che si abbia 13 punti…cosa che peraltro,se andiamo a guardare bene,scaturisce da partite particolari con squadre talvolta messe davvero male in assoluto(Lecce,Novara),ancora in “work in progress”(Roma)o con la testa all’Europa(Napoli).
Ficcadenti è imbarazzante nelle dichiarazioni deprimenti(deprimenti per i tifosi,ma temo anche per i suoi giocatori)…ma soprattutto è imbarazzante per come mette la squadra in campo.
D’altronde….Ficcadenti è qui “grazie”a Cellino,che non solo ha licenziato ignobilmente un ottimo allenatore e un gran signore come Donadoni,ma poi ha affidato le redini a un allenatore assolutamente inadeguato.
Ora il morale di tifosi e giocatori è sottoterra…occorre una svolta.
Dato che è inutile sperare in un addio di Cellino,speriamo almeno in un esonero…chiunque venga dopo,non può essere peggio…a meno che Cellino non richiami Sonetti,o Sala…
piero girau
Salve .Ricordate quanti goals si mangiavano Matri e Acquafresca. E giu’ maledizioni e bestemmie! Adesso neanche piu quelle maledizioni riusciamo a mandare perche’ non ci sono piu emozioni. L’anno scorso giocatori con delle ripartenze paurose e adesso si gioca alla camomilla. Ma mi fate capire chi è che deve segnare in questa squadra?.Al centro non c’e’ nessuno. Ribeiro e Nene’ o Larrivey non si cercano. Non fanno uno scambio tra di loro. Egoismo a non finire.(Jeda dove sei?).Inserimenti da dietro nei pressi dell’area di rigore….niente.Ficcadenti…Ma glielo vuoi dire a queti tre davanti di scambiarsi la palla qualche volta! Qualche Triangolazione?una finta ! Ma possibbile che sono diventati brocchi e non fanno più un tiro dentro la porta?Attenzione ..la terzultima si trova a sei punti sotto di noi. Sono due partite!
Giancarlo
Vittorio, chi meglio di te può esprimere un giudizio obbiettivo, lo fai sempre a prescindere dall’essere tifoso della squadra. Sono un tifoso juventino ma seguo il cagliari con le tue radiocronache, anche io mi allineo al giudizio tuo e degli altri tifosi, in questo Cagliari c’è pocchezza di gioco e poche idee chiare.
Francesco
Secondo me i problemi di gioco derivano da 4 aspetti:
Il centrocampo è troppo fisico; vi ricordate il centrocampo di allegri? Conti, biondini, e fini. Fini era il regista avanzato della squadra e offriva maggiore imprevedibilità alla manovra che oggi passa solo dai piedi di Cossu, il quale non sta giocando bene quest’anno (eccezion fatta l’ultima partita). Una soluzione potrebbe essere Ekdal, ma il mister non lo tiene in considerazione.
L’attacco non funziona. Secondo me la colpa non è del mister ma di nenè in primis, perché non si sa muovere. Purtroppo da quando è arrivato in Italia non è migliorato, anzi, forse è addirittura peggiorato, sopratutto tecnicamente. A thiago ribeiro non mi sento di dare particolari colpe, è ancora presto per giudicarlo. Mi sento di darle invece a cellino, per aver tenuto larrivey, forse il giocatore più scarso della storia del Cagliari; la sua presenza nuoce gravemente anche perché si sarebbe potuto prendere un altro attaccante al suo posto, che sarebbe stato utile anche per dare il tempo a thiago ribeiro di ambientarsi.
I terzini. Nel gioco del Cagliari i terzini sono importanti in fase offensiva. Agostini e sopratutto Pisano non sono in grado di crossare. Pisano in particolare non ha mai azzeccato un cross in vita sua, non è capace. È bravo solamente in fase difensiva.
A parer mio Baldanzeddu, altro sardo, stesso ruolo ed età di Pisano, è nettamente più forte.
L’infortunio di El Kabir. Ha giocato pochi minuti, però mi ha impressionato fin da subito per grinta e sfrontatezza; è lui secondo me l’unico che può rivitalizzare l’attacco del Cagliari.
Alessandro
L’esempio migliore di quanto non vediamo piu’ e’ il goal di Lazzari domenica scorsa: 5passaggi in velocità, un inserimento del centrocampista … Noi un’azione così semplice non l’abbiamo ancora vista
claudia
vittorio c’è qualche possibilità che torni donadoni?
Vittorio Sanna
Non credo, per il momento…e credo che Donadoni non accetterebbe
Pierpaolo
Ficcadenti pratica il calcio orchite ;
2 tiri in porta in 5 partite.
Fa pure rima.
Giulio Farina
se tutto va bene facciamo partite noiose, se tutto va bene…
Francesco
Credo che, tolto il secondo tempo di Palermo e la partita con il lecce, questo Cagliari abbia fatto vedere ben poco sul piano del gioco. Il Cagliari di ficcadenti pratica “l’anticalcio” peraltro già sperimentato Bisoli. Credo che, potenzialmente, il Cagliari abbia un’ottima squadra che, tuttavia, non riesce ad esprimersi per via dell’ossessiva impostazione difensiva che Ficcadenti gli ha imposto. Sono convinto che Donadoni avrebbe, come del resto aveva fatto, mantenuto l’anima originaria di questa squadra che discende, è innegabile, dal miglior Cagliari che io ricordo di aver visto (da quindici anni non perdo una partita), ovvero quello di Davide Ballardini. Già nella sua prima brevissima apparizione di sole 5 giornate fu evidente l’evoluzione tattica che riusci a portare nella squadra e, soprattutto, la capacità con la quale la squadra riusciva ad arrivare in porta, talvolta in soli quattro o cinque passaggi con verticalizzazioni rapidissime. Da super tifoso ho un sogno nel cassetto: spero che il rifiuto di Ballardini al Cesena sia il segnale del suo possibile ritorno a Cagliari. Mi dispiace per Ficcadenti ma io, per quello che ho visto finora, ho seri dubbi che con questo gioco si possa andare lontano e forse anche riuscire a salvarsi. Vittorio vorrei una tua opinione in merito al mio pensiero. Ti considero uno dei pochi giornalisti e commentatori sportivi in grado di fare un’analisi obiettiva sulle partite del Cagliari. Leggendo gli articoli dell’Unione Sarda (Vedi di Ivan Paone), che rappresenta il quodidiano che dedica maggior spazio al Cagliari, molte volte mi sono chiesto se sono io che non ci capisco una mazza oppure … . Ti saluto e scusa se mi sono dilungato troppo.
Bruno
Quoto quoto quoto!
Bruno
P.S. Un gioco così triste mi ricorda il tempo della B con il profeta, Nuciari e compagnia brutta. Persino il Cagliari di Bisoli giocava meglio di quello attuale, ma gli siamo molto vicini. Comunque Vitto, come detto sottoscrivo tutto il tuo commento.
marco
chiedo il ritorno di Mister Ballardini…
Angelo
Ficcadenti deve fare una semplice cosa:
giocare col solito 4-3-1-2 con Cossu che fa il Cossu Thiago Ribeiro seconda punta e Nenè prima punta. La difesa e il centrocampo vanno benissimo. Contro la Lazio ho visto una cosa che ha dell’incredibile: Cossu che scambiava palla con Ago sulla fascia con nenè terzo incomodo! Ora mi chiedo: è colpa di Nenè che nn capisce dove stare (cioè in mazzo all’area visto che è una torre!) oppure di Ficcadenti che nn riesce a farglielo capire?
Alberto
Ciao Vittorio, l’involuzione del gioco della squadra è palese, cosi come la prevedibilità.
Siamo alla fine di un ciclo per quanto riguarda lo sviluppo delle trame di gioco.
Tutti conoscono che il vero faro del Cagliari è Cossu, uomo capace non solo di imprevedibilità ma quello dell’ultimo passaggio. Lo sforzo di tutte le squadre è rendere inefficace l’impulso di questo giocatore di cui tutti conoscono ormai le caratteristiche, il resto lo ha fatto l’allenatore che già avendolo avuto a Verona lo impiegava esterno di centrocampo non riuscendo mai a valorizzarlo.
La squadra mi sembra un po in confusione tattica e non riesce a esprimersi come sa, se domenica si rivedono gli stessi problemi, ho paura che vi sia anche una incapacità per caratteristiche dei singoli a esprimere il gioco che ora è solo nella testa dell’allenatore.
ruffis
cellino compra una punta……………………………tanalla.
Pietro F.
Ma dopo una campagna acquisti oscena e un cambio di allenatore in corsa che ci si aspettava? Cellino sono anni che gioca col fuoco, ma di infallibile c’è solo Dio. Spero siate tutti d’accordo almeno su quest’ultima mia affermazione. Magari anche Ivan il censore….
AndreaP.
E’ dall’inizio del campionato che qualcosa nella squadra non và,per fare il gioco che il mister predilige bisogna avere i giocatori giusti che noi non abbiamo..I nostri attaccanti se fanno tutto questo movimento perdono di lucidità-è vero il calcio totale inizia con gli attaccanti che pressano ma se questo non è nel loro dna è inutile.
Oggi il problema è la mancanza di uno che la butti dentro perchè il nostro centrocampo e la difesa sono più che buone.
Poi ci sono i nuovi che devono ancora conoscere il calcio italiano..il fatto che il mister continui con la stessa squadra vuol dire che non sono ancora all’altezza…ci vorrebbe anche da parte di Ficcadenti un cambio di rotta lasciando da parte le sue idee di calcio… perchè…Gasperini-Bisoli-Giampaolo insegnano.
Alberto Mula
Meritata sconfitta dopo una partita giocata penosamente.
Propongo due petizioni:
Una per l’esonero di Ficcadenti.
Una per l’esonero di Cellino.
Moreno
Io sono d’accordo con il sig. A. Mula, perchè la visione del giornalista e fin troppo ottimistica. Nel gioco del Cagliari il fraseggio é frutto dell’esperienza tecnica e agonistica degli anni passati ma con una concretezza sterile e fine a se stessa, ma fin quando i punti sono arrivati perché il Cagliari comunque é una realtá da diversi anni, i difetti del Cagliari sono stati coperti dai risultati. Le ultime 3 partite del Cagliari, sono state le peggiori sul piano del gioco degli ulti 5 anni ed ieri contro l’Atalanta mi sono vergognato di guardare la partita, perché erano anni che il Cagliari non giocava da “provinciale”. Vorrei dire che quando il Cagliari nelle prime giornate ha espresso un gioco da squadra matura e cinica, nonostante io non amassi da subito il gioco offerto, vedevo comunque dei margini a divenire, ma oggi non sono così positivo in quanto la squadra dalla cintola in su si muove in maniera scorbutica e accompagna molto male l’azione offensiva, proprio ció che negli anni scorsi era il fiore all’occhiello del Cagliari insieme al fraseggio, oggi é il peggior difetto della squadra. Rimpiango Allegri e Ballardini dal primo giorno che sono andati via, perchè non si discute mai in maniera polemica la preparazione di ciascun allenatore e tanto meno i risultati, sia negativi che positivi, peró ció che la partita deve esprimere come termine ultimo del lavoro di ciascun allenatore, é il gioco, la tecnica come massima espressione del “calcio” e l’agonismo come massima espressione dello “sport”, fattori imprescindibili che si ottengono solo con delle scelte oculate atte a far esprimere il meglio dei singoli in un concetto di squadra e d’insieme. Oggi questo nel Cagliari non va per diversi fattori a noi forse sconosciuti perché non siamo ad asseminello tutti giorni, ma se ció é visibile da parte della dirigenza, spero che si cambi guida tecnica affinchè la squadra possa esprimersi bene come ci aveva abituato negli ultimi anni. (Grazie V. Sanna per questa libertá d’espressione).
christian
Ho appena visto l’intervista di Ficcadenti al TG di Videolina…Non so se ridere o piangere…Almeno un’analisi corretta della partita mi sembrava un gesto signorile e dignitoso, ed il minimo rispetto immaginabile per chi spende tempo e soldi per seguire la propria squadra del cuore. Invece si dicono pubblicamente fandonie ed assurdità. Ho il timore che la svolta tecnica non ci sarà a breve, a causa dell’orgoglio del presidente Cellino ed a causa dell’imperscrutabile esito riguardo la costruzione del nuovo stadio…per ora è solo rabbia , tristezza e cosa peggiore NOIA
AndreaP.
Purtroppo è il prezzo da pagare per chi acquista giocatori senza esperienza nel campionato italiano.
Non dimentichiamo che Matri prima di esplodere ha fatto qualche anno senza segnare tanto…
Sarebbe stato troppo bello che i vari Riberio-Ibarbo-Sampaio diventassero subito protagonisti.
Non voglio difendere il Mister che ha comunque le sue colpe,ma se continua a schierare la stessa formazione vuol dire che le riserve devono crescere ancora..
Nutrivo qualche speranza in più per Nenè…in questo inizio il suo rendimento e molto al di sotto delle sue potenzialità,non si capisce quale problema possa avere.
Tutto sommato signori, questo è il mio pensiero, questa squadra è stata creata prima per salvarsi e poi per ambire a qualcosa di più importante…ma solo quando lo Stadio sarà pronto e i si saranno ambientati al calcio italiano….
GIAFRANCO
Sono convinto che Ficcadenti sia rimasto spiazzato dall’infortunio di El Kabiir , nelle sue intenzioni era di far giocare il Cagliari con tre punte cosa provata con Cossu con scarsi risultati . Prima o poi avrebbe relegato Cossu in panchina per giocare co Nene’ al centro El Kabir a destra e uno tra Ibarbo e Ribeiro a sinistra.
Alberto Mula
Eh beh…certo che sarebbe stata una ideona quella di relegare in panca il giocatore più tecnico che abbiamo,nonchè il top assistman dello scorso campionato…come mossa autolesionista è ottima.