L’esca, un contratto non firmato. Ad abboccare i calciatori con Lega Calcio che pesca ciò che desiderava. I motivi dello sciopero sono solo uno strumento che permette ai Presidenti di Serie A di riorganizzarsi. Non solo nell’ambito della propria società (completare il mercato, recuperare gli infortunati, prepararsi al debutto nelle Coppe). Soprattutto a mettere sù la struttura che sostituisca Dahlia Tv nel digitale terrestre. Perchè aldilà delle 156 partite che rimarrebbero fuori e della ventina di milioni che si andrebbero a perdere, c’è il rischio di un accordo Sky/Mediaset che potrebbe portare a diminuire la torta delle entrate dei diritti tv alla vigilia della nuova contrattazione. Se non  intervenisse un terzo soggetto le due piattaforme sarebbero facilmente attribuibili e un eventuale patto di non belligeranza porterebbe al full nei due ambiti (satellitare e digitale terrestre) con u n abbattimento dell’offerta che si tradurrebbe in minori entrate certe per le società. Le due prossime settimane saranno quindi sfruttate a pieno per rimediare. La Lega Calcio potrà farsi carico delle otto società scoperte e evitare il duopolio. Non ci sarano battaglie serrate e rischio di nuovo sciopero. Perchè i temi erano un pretesto e la firma non sarà un peso. Ci sarà un pò di teatro per nascondere la verità. Lo stesso piccolo teatro che ormai caratterizza la nostra industria calcio