
GIAMPAOLO, IL MISTER IN FUGA
- Settembre 25, 2013
- 6
Per parlare di calcio di fronte ad un bicchiere di cognac e con un sigaro da corteggiare non c’è allenatore migliore. Perchè Marco Giampaolo del calcio conosce la filosofia. La natura di un gioco che nella tecnica applicata alla tattica realizza la sua perfezione. Per lui è una scienza perfetta. Conosce meglio di molti altri le formule e le coordinate, tanto che sono tanti gli estimatori che stentano a credere che le splendide lezioni teoriche non possano avere successo. Ma Giampaolo è un Mister. La sua perfezione mal si applica ad un mondo del calcio imperfetto dove vivono uomini che hanno spesso fortune con una sana e proficua cafonaggine. Di quella buona, di quella che serve per adattarsi all’ambiente. Marco (per me è un amico) è un disadattato. Il suo calcio è fatto per studenti modello che si aspettano di imparare non per presunti campioni che pensano ormai di non poter più imparare. Il suo calcio è da college inglese dove tutti arrivano allineati e disposti a cogliere il percorso che li fa arrivare alla laurea. Quei college dove nessuno si permette di calciarti il pallone addosso, dove le bocciature arrivano a fine anno scolastico e non dopo il primo bimestre. Un Lord del calcio in un mondo sguaiato dove non si esita ad arrivare alla aggressione e alla minaccia. Marco Giampaolo è un raro disadattato che continuerà ad essere disponibile a dare ragioni di ogni sfumatura del gioco del calcio, ma che con la sua schiena dritta non regge gli stress e i tormenti del risultato prima di tutto. Rimarrà sempre più spesso con i suoi vini e i suoi cognac a filosofeggiare di calcio. In una università in cui l’unico disturbo sarà il fumo di un sigaro.
Stefano
Peccato, perchè da persona intelligente quale è dovrebbe cambiare atteggiamento. La teoria si scontra troppo spesso con la pratica, anche perchè le sue partite sono davvero noiose.
Davide
L’articolo di Vittorio ci interroga sulla schizofrenia del calcio italiano e sull’assenza di progetti a medio o lungo periodo (parlo di progetti effettivi, non di quelli annunciati da ogni Presidente a inizio stagione). Chiama in causa la nostra fretta di giudicare sempre e comunque, anche da parte di noi tifosi, pronti a esprimere verdetti sul valore di una squadra dopo dieci minuti di partita. L’articolo parla di assenza di valori umani, e di un calcio che premia i Mazzarri, i Conte, i Lippi, e in generale gli uomini furbi, arroganti e anti sportivi. Marco Giampaolo, io credo, è una persona che vive il calcio e lo soffre. Ne soffre i meccanismi dela comunicazione televisiva, l’ansia del risultato, le decisioni dei Presidenti (spesso assunte dietro impulsività o addirittura per superstizione). e che non riconosce la competenza, la condotta, la professionalità. Scrivo di Giampaolo e mi torna in mente Bruno Giorgi, persona sensibile e pacata, che lasciò quel mondo senza più volerci tornare. Uomini che vivono lo sport da tecnici, che cercano di trasferire agli atleti quello che si fa sempre meno: il valore dell’insegnamento e il rispetto dei ruoli. In bocca al lupo a Marco, uomo corretto e allenatore preparato.
PIER FRANCESCO
……UN UOMO CHE TEMPO ADDIETRO RINUNCIO’ AL TEATRINO VAI,RITORNA,RIVAI VIA ECC. ORGANIZZATO DA CELLINO….SE MARCO GIAMPAOLO HA LE COMPETENZE MA NON L’ATTEGGIAMENTO PER ALLENARE IL CALCIO BALLOTEISTICO E ZAMPARINISTICO DI OGGI QUALCUNO SI ADOPERI PERCHE’ POSSA FORGIARE UMANAMENTE E TECNICAMENTE GIOVANI CALCIATORI…
PaoloRoccotelli
purtroppo tutti nella vita reale troviamo quotidianamente compromessi barra equilibri…..coi vicini a lavoro e in famiglia……..se fossimo tutti più o meno deformi di danaro e forti di testa questi equilibri sarebbero ridotti al minimo………..Giampaolo ha la schiena troppo dritta e probabilmente se lo può anche permettere, ma l’arte di trovare questi equilibri e’ una virtù non una debolezza……….se il ragazzo ne avesse in maggior quantità potrebbe mostrare il suo bel calcio con più continuità.
MothC
Penso anche io che dovrebbe avere spazio nei ranghi della Federazione, in qualche nazionale giovanile.
Pietro.
Giampaolo è una delle rare persone VERE che gira nel mondo del calcio. Avrà sempre e comunque la mia stima.