L’idea di fine campionato di Massimo Cellino era di ricominciare, di rivedere la struttura base della squadra, di fare scelte dolorose. Utilizzò la metafora della moglie che se la fa con il parrucchiere a cui lui non credeva finché non si è trovato davanti al fatto compiuto. Fu Roberto Donadoni a fargli cambiare idea. Garantiva lui. A patto che arrivassero i necessari rinforzi. L’esonero di Donadoni potrebbe far rinascere l’idea della rivoluzione? La mia è solo una elucubrazione in un momento difficile. Ma se così fosse, Agosto non è finito con l’assunzione di Massimo Ficcadenti.