Non posso certo dimenticarla perchè è stata la mia prima radiocronaca del Cagliari. A Bologna, campo neutro, Atalanta-Cagliari. Era la prima giornata di campionato  e la mattina arrivammo con l’Unione Sarda in mano che pubblicava la notizia dell’esonero di Gigi Radice. Stavolta non c’è carta stampata che dà notizie certe, ma su Internet Roberto Donadoni non è più l’allenatore del Cagliari. Eppure guida in questo momento la squadra nell’amichevole con l’Arzachena. Altri tempi, altre storie ma un minimo comune denominatore, Massimo Cellino. Era quello il suo primo esonero. Non è stato l’ultimo. Non è stato neanche l’ultimo prima del campionato visto che anche Nedo Sonetti, in serie B, fu esonerato alla vigilia del torneo, dopo la Coppa Italia e una leggendaria spigola gustata fino in fondo. Stavolta però è una guerra di nervi con vittime incolpevoli. Perchè è probabile che il nemico sia solo Giovanni Branchini. Ma sul campo sono rimasti Acquafresca, Suazo e forse, Sivakov e Donadoni. Ma il Tecnico resiste. Conosce la forza di uno sguardo dritto negli occhi e di una stretta di mano. Non sarà lui a tradire la parola data.