Lunedì sera ero completamente afono. Martedì la voce mi è tornata, complice la TV. Vedere Mazzarri, De Santis, Lavezzi, vedere il Napoli mi ha innestato il miglior farmaco possibile, l’adrenalina. Sale, circola, si diffonde ogni volta che si avvicina la partita con i partenopei. Sarà per gli estremi della mia passione: la massima delusione dell’unica retrocessione che ho raccontato  (mi era stata levata nel 1999/2000); la partita più esaltante che abbia finora vissuto. Il Giorno della Memoria per Noi tifosi del Cagliari è il 27 gennaio 2008. NOn è un atto di irriverenza alla storia e all’Olocausto. E’ una curiosa coincidenza. Quella sera, febbre alta, respirazione difficile, tosse in circolo, il Cagliari fu capace della partita più rocambolesca della sua storia. Contro il Napoli che non ci portò in serie B nel 1997 ma ci fu ostile con pochi suoi tifosi il giorno dello spareggio con il Piacenza. Uno dei capitoli di una rivalità che ha caratterizzato finora l’Era Cellino. Iniziò con il sospetto che fosse il prestanome in una operazione che doveva portare Fonseca al Napoli. Fonseca che tornò a Cagliari da avversario e non furono rose e fiori. Napoli che vinceva troppo spesso al Sant’Elia con un ex torresino di nome Zola. Insomma, tante troppe vicende che ne hanno fatto una sorta di derby. Difficile chiamarlo tale anche se la società portuale e commerciale sarda è fortemente caratterizzata da napoletani trapiantati. Le origini anche di calciatori rossoblu ora sardi come Capone e Langella la dicono lunga. I quartieri commerciali delle città in cui i Napoletani sono tanti. E poi i trasporti, i militari, le ditte sub appaltatrici…Non è un derby ma potrebbe sembrarlo. E per questo non mi preoccupa la tosse, la difficoltà fisica. Si vinse a Napoli con 40° di temperatura. Si pareggiò all’ultimo secondo con gol di Conti dopo quello di Lopez nello scontro che è diventato su youtube anche Sanna contro Alvino.  Si è pareggiato al Sant’Elia con recupero, soprpasso e poi riaggancio al 96°. Si è perso con altro gol al 96° un anno fà. Tosse, febbre, dolori articolari. Domenica non sentirò niente, sperando anche di tossire ma soprattutto di farmi sentire. Perchè con il Napoli è sempre un colpo di tosse speciale