
CHE “PERSONA”, MARRACASH (di Mattia Lasio www.gpreport.it)
- Novembre 28, 2019
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Il nuovo disco di Marracash, intitolato PERSONA e uscito il 31 Ottobre 2019, è il progetto del momento che sta riscuotendo un grande successo sia dal punto di vista delle vendite – come testimonia la conquista del disco di platino – sia dal punto di vista della critica. Lo aspettavano in tanti il nuovo album di Marracash, all’anagrafe Fabio Rizzo, uno degli artisti più noti e influenti della scena musicale italiana, non solo hip hop. Perché Marracash, vicino ai quarant’anni d’età, ha dimostrato di essere maturo per la realizzazione di un progetto intenso, indubbiamente bello e significativo, capace di andare oltre gli stereotipi– triti e ritriti – del genere. 15 nuove canzoni, ognuna delle quali rappresenta una parte del corpo: si comincia con Body Parts, traccia d’apertura con la quale l’artista milanese di origini sicule dà sfoggio di una ottima dimostrazione di tecnica, mettendo subito in chiaro i suoi intenti e la differenza rispetto ai suoi ‘’colleghi’’, sempre più diretti verso mode e tendenze che accomunano quasi tutti coloro i quali fanno parte della scena ‘’black’’ italiana. La penna di Marracash scorre molto bene, quattro anni dopo Status, suo disco precedente uscito quattro anni addietro. Nulla è fuori posto e ogni canzone porta nell’immaginario dell’artista, fatto di paure, di insicurezze tipiche di una persona comune, da lui non nascoste ma esternate pubblicamente e fatte diventare un punto di forza tramite cui realizzare qualcosa di importante. Brani come G.O.A.T, MADAME, Bravi a cadere – menzione speciale per questo brano – sono flussi di coscienza che testimoniamo il periodo non facile vissuto dal ‘’king del rap’’, che si è messo a nudo totalmente, senza filtri, senza strategie di marketing da seguire e senza filtrare nulla: non sono presenti muri o barriere tra autore dell’album e gli ascoltatori e questo rappresenta proprio quel quid in più del progetto. Produzioni ‘’classiche’’, distanti dalle sonorità della new wave in voga da un paio di anni a questa parte, accompagnano in maniera perfetta le parole di Marracash. Le collaborazioni presenti all’interno del disco sono state ben scelte e danno quel tocco di classe in più a canzoni già validissime di per sé: segnaliamo la presenza dell’ottimo Coez in Quelli che non pensano – versione 2.0 della celebratissima Quelli che ben pensano di Frankie Hi Nrg del 1997 – Cosmo nel simpatico brano stile italo-disco dal titolo Greta Thunberg, un molleggiatissimo Mahmood, vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, nell’ironico e scanzonato brano Non sono Marra. L’amico di sempre Guè Pequeno – conosciuto alla fine degli anni novanta al Muretto di Milano, luogo storico della scena hip hop della città meneghina – in Qualcosa in cui credere, Massimo Pericolo, astro nascente e figura del momento, nel brano Appartengo – richiamo alla hit di Ambra Angiolini targata 1995 – in cui assistiamo ad una sorta di passaggio di testimone tra vecchia e nuova scuola, dato che tra i giovani Massimo Pericolo, con la sua scrittura intima e sofferta, è quello che si avvicina maggiormente a Marracash. Tha Supreme, giovanissimo producer e interprete dalle belle speranze, e Sfera Ebbasta sono la combo che accompagna l’autore di PERSONA in SUPREME. Luchè, amico e collaboratore di Marracash da tanti anni, nonché storico membro del gruppo campano CO’SANG, si dimostra incisivo nella traccia SPORT, altra dichiarazione di intenti e dimostrazione di tecnica contenuta nel disco. Uno dei pezzi più riusciti è la ballata MADAME, che vede la collaborazione della giovanissima artista vicentina MADAME – di cui tanti parlano e su cui sono tante le aspettative, in cui viene affrontata la tematica amorosa con grande pathos e carica emotiva, ricordando per alcuni aspetti la super hit PREGHEREI, risalente al 1988, firmata da SCIALPI e dalla bravissima e affascinante SCARLETT. Come detto in apertura, non c’è nulla fuori posto, tutte le canzoni sono pezzi ‘’forti’’ e creati con estrema attenzione durante questo lungo periodo di silenzio da parte dell’artista della Barona, noto quartiere periferico di Milano. In mezzo a tutto questo niente, giusto per rimanere in tema e ricollegarsi ad un’altra delle canzoni contenute in PERSONA, l’album di Marracash è la mosca bianca di cui si aveva estremamente bisogno in un panorama musicale che propina sempre i classici pezzi di amore poco sentiti o individui che propongono canzoni povere dal punto di vista contenutistico e stilistico: testi carichi di significato, produzioni elevatissime e dalla musicalità incalzante – da sottolineare il bellissimo lavoro realizzato dal produttore Marz in questo ambito– stile ben affinato e intenso tramite cui sono state realizzate canzoni che hanno tutte le caratteristiche per essere dei brani ‘’radio killer’’, destinati a conquistare l’airplay radiofonico e le classifiche. Considerazioni finali? Gran bel progetto di un gran bell’artista da cui traspare una gran bella PERSONA, promosso a pieni voti!