
Capodanno a Settembre
- Settembre 5, 2011
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In larga parte i soliti visi e le solite abitudini. Ma anche qualche modifica strutturale che ti dà il senso del cambiamento continuo. Per me Settembre è il capodanno. Non solo perchè essendo nato in questo periodo inizia realmente un nuovo anno di vita. Ma anche perchè le scelte mi hanno portato a concepire così la stagione: inizio del campionato e inizio dell’anno scolastico. Potrei aggiungere conseguentemente l’inizio della stagione televisiva, strettamente legata. Scuola, sport e informazione fanno parte della mia vita e vorrei riuscire a fonderle in modo compatibile. Non sempre è possibile. Anzi è spero raro. Perchè lo sport che tratto è spesso lontano dai valori educativi. E’ per fortuna un gioco e in questo il legame con la scuola primaria è forte se non fosse per le contaminazioni. Anche la scuola ha le sue. Dovrebbe essere un servizio pubblico, un momento di crescita e invece è ormai un’industria del profitto, un luogo in cui la competizione sociale si accende. Il continuo misurare le prestazioni, oggettivare gli interventi, fondare sul risparmio ha dirottato dall’antico principio in cui il percorso individuale doveva avere come obiettivo la realizzazione dell’uomo e del cittadino. Chi non vince, anche a scuola, viene perseguitato e additato, indicando come vincitore il primo della classe e non colui che è riuscito a compensare alle difficoltà socio-economiche di provenienza. L’informazione dovrebbe essere garante dell’una e dell’altra. Dovrebbe veicolare princìpi. Invece si fa traghettare dalle mode, si mette a disposizione della cultura del momento, anche se cultura non è. Inizia un nuovo anno: il campionato dovrò farlo durare 3420 minuti di partita senza farmi coinvolgere troppo dal contorno; la scuola dovrà continuare ad essere quella che abbatte le originarie differenze socio-economiche di provenienza per dare pari opportunità ai cittadini; la radio e la tv dovranno perseguire i loro obiettivi di bilancio cercando di proporre un modello informativo che preservi valori educativi e morali. Inizia un nuovo anno e mi accorgo che di Vergine mi è rimasto solo il segno zodiacale e quel poco di dignità che si distingue con la retro inviolabilità. Buon anno a tutti!
Andrea
Del resto caro Vittorio anche la limba ti da ragione: semus in su mèse de Cabudanni! 😉
Nigel Mansell
E’ vero, stessa sensazione pure io, ed anche io sono nato a settembre… per il resto mi appello anche io alla Limba ed alle parole del poeta del paese dove ho le radici: Semus in tempus de tirannia infamidade e carestia…
gianni
Vittorio, il servizio della partita con il Partizan non l’hai fatto tu, come mai? A Biddiolina stanno cominciando a metterti bastoni fra le ruote?
Vittorio Sanna
Nessun problema. Solo due giorni di vacanza programmati molto tempo prima dell’amichevole….Ciao
gianni
Grazie, Vittorio , meglio cosi’ ,ciao.