Finalmente un sabato estivo. È tutta la settimana che raccolgo monete pensando ad un fine settimana a Santa Margherita di Pula, località La Pineta. SENZA MONETE, NIENTE PARCHEGGIO. Eh sì perchè non c’è la possibilità di pagare con carte o bancomat. E non esiste neanche il pagamento con banconote, tanto meno il cambio delle stesse in tintinnanti denari. Da anni abbiamo una sorta di salvadenaro che ci permette di rispettare la legge. Anche se da qualche parte si sostiene che il servizio dovrebbe permettere un facile pagamento…Chiacchiere, siamo nella selvaggia Sardegna, il valore aggiunto della vacanza. Si parte. L’ultimo tratto che ci porta al parcheggio, l’ingresso verso l’Hotel Abamar è impervio, una vera trappola per i cerchi d’auto e gli ammortizzatori. Un Camel Trophi di qualche centinaia di metri per arrivare alla sosta. Con orgoglio e soddisfazione, tra tanti che si guardano intorno e non sanno dove recuperare le monete per parcheggiare, inseriamo i nostri 4 euro per giornata intera (diventeranno 6 dal 1 luglio).  Niente di tracciato (rispetto ambientale). Le auto si possono parcheggiare sul lato sinistro della strada e dentro la pineta sulla destra, dove, all’imbocco c’è una delle macchinette (rispetto ambientale). Lasciamo i turisti disorientati a cercare monete (l’ausiliario della sosta non c’è e comunque abitualmente non cambia denaro). Quattro ore di mare e si rientra. SORPRESA!!! Sul lunotto posteriore c’è il preavviso di sanzione. MERAVIGLIA!!! Controllo davanti al posto di guida e il bigliettino è regolarmente piazzato. Capovolto? Non ci ho badato. Di certo c’è! Dell’ausiliaria della sosta, nessuna traccia. È nuovamente scomparsa. Non è come voi immaginate sempre lì a fornire il servizio. Va e viene, arriva e ritorna. Ha probabilmente un territorio ampio da ausiliare (vuol dire “aiutante”, vero?). Proprio per questo non mi può notificare il provvedimento e tanto meno posso contestarlo. Chiamo la Polizia Municipale…. Mi chiedono luogo e auto… Sembrano capire di che parlo e mi suggeriscono di passare presso il comando (a Pula) per chiarire la situazione. Avrei da fare, altrimenti sarei stato al mare, non per strada alle 14, nel momento più bello della giornata. Vabbè, passiamo, fiduciosi perché mi si dice che abitualmente viene fatta la foto del lunotto per dimostrare l’assenza del tagliando. Guai pensare che un pubblico ufficiale possa aver sbagliato. Mi metto in discussione (il sole è caldo e talvolta fa venire le vertigini e fa comparire e scomparire i tagliandi).  Arrivo nella sede della Polizia Municipale. Mostro il preavviso di verbale e il tagliandino. Non si può mettere in discussione l’operato dell’ausiliare della sosta. Se il verbale è stato fatto c’è certamente un motivo. L’unico che leggo nel preavviso di verbale parla di tagliando NON ESPOSTO. Si mette invece in dubbio il mio equilibrio mentale (“Non è che il tagliandino invece di esporlo se l’è portato dietro?).  Comincio a preoccuparmi: sto dando i numeri? Chiedo di poter vedere la fotografia che certifica il mio carente stato di salute. LA FOTOGRAFIA NON C’È. Momentaneamente. Perchè solo ora mi viene detto che i verbali non sono ancora stati consegnati al Comando Municipale. E l’ausiliario dov’è? Non si può rintracciare? NO. Bisogna aspettare che consegni i verbali. Con le pive nel sacco, rientro a casa portandomi dietro il preavviso e il tagliandino. Chissà se riuscirò a dormire. ASPETTO con ansia LA FOTOGRAFIA. Altrimenti sarà la mia parola contro quella dell’ausiliario della sosta. Malgrado abbia pagato e malgrado abbia tentato subito di risolvere l’enigma. E la mia parola, ho il sospetto, valga meno di quella di un pubblico ufficiale. Almeno, oggi è stato così! Ma domani? Semmai dovessi avere ragione (IMPROBABILE) potrò mai “multare” chi mi ha fatto perdere tempo prezioso e autostima? Altro che riposo e vacanza…BENVENUTI A SANTA MARGHERITA DI PULA