500 radiocronache di serie A. 45.000 minuti più recupero del massimo campionato vestendo la maglia del Cagliari, l’anima dei Sardi. Una storia condivisa con il mio unico amico/concorrente Bruno Corda . Mi ubriaca l’idea che la mia voce sia l’emozione che si sparge nel mondo raggiungendo i più lontani. Perchè, se coloro che mi ascoltano stando allo stadio, godono, coloro che stanno lontano dall’isola, che sono costretti in un letto, che non possono vedere se non attraverso la mia descrizione, vivono. Io vivo per loro, soprattutto per loro. Ogni volta è un tuffo profondo. Dalla prima a Bologna contro l’Atalanta (1993) fino alla prossima con il Crotone che è ancora una prima volta, quella della Sardegna Arena. Dal gol di Dely Valdes a quello di chissà chi, che sarà il  597° centro rossoblù che andrò a raccontare. Non oso pensare a quattro gol contro il Crotone: una tradizione che mi permetterebbe di arrivare a 600 reti del Cagliari raccontate in serie A. 500 storie d’A…more. Da Dely Valdes a Giorgi e Tabarez, due maestri di vita capitati nei miei primi anni di radiocronaca. “Vittorio, la minestra riscaldata si mangia solo una volta” del Mister pavese. “Hai mai letto Eduardo Galeano? Dovresti farlo perché mi ricordi la sua poesia nel raccontare il calcio” del Maestro uruguaiano. 500 storie. Roberto Muzzi, il mio capocannoniere, 41 gol di Bum Bum raccontati nel massimo campionato (Mario Manca gli stampò nella maglia il mio gooooooooooolllllllllll). Inseguito da vicino da quel mare di sofferenza e umanità che si chiama Lulù Oliveira, 38 gol. E poi Matri (36 gol), Acquafresca (33) e Conti (32). Daniele, il mio amico Daniele, che mi ha regalato la possibilità di commentare una marea di gol nel finale che hanno trasformato il tifo rossoblù in un travolgente tsunami. Marco Sau, l’attaccante vietato ai minori che è il primo in A tra quelli in attività, 26 gol, come David Suazo, il mio rammarico: quanto avrei voluto raccontare di più di un ragazzo che adoro. 500 storie di A che diventano centinaia di migliaia di tifosi sparsi per il mondo e per gli anni. Racconti e tributi. Dall’ipovedente incontrato a Fiumicino “Tu sei Vittorio Sanna, colui che ogni domenica mi fa VEDERE la partita”, al padre di Silvio Olla, incontrato giusto ieri: “Silvio chiamava a casa e chiedeva per favore di poter ascoltare qualche minuto della tua radiocronaca”. Il capodanno a Pristina e la sciarpa al collo al Delle Alpi “Porta a casa almeno questa visto che io non ho i soldi per tornare”. 500 storie d’amore rossoblù che mi fanno sentire un patriota, il cronista più felice del mondo. Grazie a VOI. Grazie a TUTTI VOI