Se il nome viene pubblicato dalla stampa prima dell’acquisto, non sarà un giocatore del Cagliari. L’avvertimento è di Massimo Cellino a cui non piace trattare calciatori adocchiati da altri. Guai, Si rischia di far fallire l’operazione. La ragione della strana esigenza è solo di mercato. Nominare il giocatore significa accendere le interferenze e quindi, far salire il prezzo. Una ragione che però deve fare i conti con le ragioni degli altri. Cosa dovrebbe fare il bravo giornalista che si occupa di mercato? Mordersi la lingua o legarsi le mani. Soprattutto se desidera vedere il Cagliari potenziarsi. Non deve parlare di giocatori concretamente utili ai rossoblu ma di quelli che non vorrebbe mai vedere approdare in Sardegna. Nominare quindi tutti coloro che si pensa siano inadeguati e tenere innominati i calciatori appetibili, sperando che siano scorti anche dagli osservatori rossoblu. Ma, al contrario potrebbero fare coloro i quali sperano che il Cagliari non si potenzi ulteriormente: nominare gli affari in vista perchè saltino. Insomma, cambia il ruolo dell’Innominato che da misterioso mandante diventa altrettanto misterioso “arrivante”. E Don Rodrigo non è più uno solo ma sono tutti coloro che per mestiere cercano di dare notizie, capaci di stabilire inconsapevolmente che il “matrimonio non s’ha da fare”.  Unico dubbio: ma in tutto questo chi è Don Abbondio?