Una data che potrebbe non dirvi niente finchè non vi rivelerò il motivo. Una data che mi auguro che dal 12 settembre non possa dire proprio niente ai tifosi del Cagliari che avranno il loro 11 settembre. Il 17 novembre 1968 venne condannato a morte il poeta, rivoluzionario e eroe nazionale greco Alexandros Panagulis. Il vostro “chissenefrega” mi è arrivato chiaro e forte. In fin dei conti non fu neanche una condanna  eseguita pertanto, come darvi ragione. Ma se comincio a dirvi, doppietta di Boninsegna e poi vi dico doppietta di Riva, ho il sospetto che l’interesse cresca. Il 17 novembre 1968 è la data lontana in cui il Cagliari vinse per l’ultima volta contro la Roma. Quattro a uno sonoro di quelli che fanno vibrare le orecchie. Tempi diversi, certamente. Ma se la data è rimasta per così lungo tempo fissata nella memoria non è certo  per esclusivo merito giallorosso. Ci sono state le sconfitte legittime per il Cagliari in questi 44 anni (in fila per tre con resto di due) ma ci sono stati anche i furti imperiali. Quello che mi è rimasto di traverso è in campo neutro, a Rieti, stadio intitolato guarda caso ai fratelli Scopigno. Porte chiuse (con ultrà romanisti travestiti da fotografi) e arbitro Girardi di San Donà di Piave. Era la Roma delle banche e dei debiti da onorare. Perdere un pericolo di buco finanziario che avrebbe danneggiato i potenti d’Italia. Perchè il calcio non è solo un gioco, è soprattutto un affare. Si perse per i tuffi di Totti e per il fischietto generoso del direttore di gara veneto. Altre volte abbiamo buttato alle ortiche. Mi viene ancora in mente Daniele Conti. Gol simile a quello di Rieti e sguardo di papà Bruno che manifestava il contrasto interiore tra l’orgoglioso genitore e il dirigente giallorosso. Nel finale tutto andò in fumo, anche per colpa nostra. In questi ultimi anni si poteva vincere all’ultima trasferta. Ma tante volte la Roma è stata generosa con noi al Sant’Elia nel finale di stagione. Il gol di Lazzari quasi un incidente. Il sorpasso conseguenza di interesse “calante”. L’unico forse che ci teneva a vincere era Giorgio Melis. Devo ammettere anche io che ho trascorso più tempo a guardare Ilary, piazzata davanti a me, che a raccontare la partita. Il 17 novembre è lì, pronto ad essere cancellato. Un sogno forse osceno a sentire i soloni della Capitale. Un sogno erotico, un film porno. Eh sì! D’altronde il 17 novembre del 1968 è nata anche Amber Michaels (se dicessi che non la conoscevo fino a poche ore fà, è lecito non venga creduto). E’ una pornostar tedesca. Ma a 44 anni è forse ora di smettere. Per fare spazio ad un’altra data e ad un’altra “botta di vita”.